Filo Rosso, Sale lascia: "Non doveva trattare col Pd"

L’attacco alla formazione guidata da Bagni

Filo Rosso, Sale lascia: "Non doveva trattare col Pd"

L’attacco alla formazione guidata da Bagni

C’è una prima crepa in Filo Rosso. L’addio di Francesco Sale, storico esponente comunista del Comprensorio. "L’alternativa rappresentata da Filo Rosso è finita quando Bagni ha aperto la trattativa con il Pd di Giglioli in vista del secondo turno – spiega Sale –. Se Giglioli gli avesse concesso i posti in giunta, Filo Rosso ora sarebbe in maggioranza e Bagni sarebbe assessore, in barba agli elettori che avevano votato una lista che prometteva la costruzione di un percorso di vera alternativa politica". "Purtroppo per loro, il mancato accordo tra Vita Nova e centrodestra gli ha rotto le uova nel paniere: Giglioli a quel punto non aveva più bisogno di Filo Rosso per vincere al secondo turno e, naturalmente, non ha chiuso l’accordo – attacca Sale –. Personalmente sono uscito da Filo Rosso diverse settimane fa, proprio perché ritengo che l’apertura della trattativa con il Pd, per altro approvata attraverso un iter decisionale profondamente antidemocratico, rappresenti di per sé l’abbandono dell’idea di alternativa politica al Pd". "Nessuno mi ha infatti mai risposto ad una semplice domanda: e se Giglioli vi avesse detto di sì? – chioda sale –. Se tanto mi dà tanto in questi cinque anni vedremo una convergenza progressiva verso un accordo per la prossima legislatura, visto che Giglioli è ormai al suo secondo mandato".