Pontedera, 20 dicembre 2024 – Che la Fi-Pi-Li sia un ferita aperta, ormai, è chiaro da tempo. Sono anni che la “veloce” è al cento di polemiche per code, disagi, incidenti gravi e gravissimi. Una strada – stragetica per l’economia del territorio e dell’intera Toscana – bagnata anche di sangue. I problemi sono tanti. Prima di tutto le corsie molto strette. E poi l’assenza di corsia di emergenza per gran parte del tracciato. Inoltre, il manto stradale non eccezionale in alcuni punti, che causa una visibilità ridotta in caso di piogge intense. Ad usurare l’asfalto, un carico di traffico superiore alle capacità dell’arteria fondamentale per la regione e per l’Italia, che collega Firenze a Pisa e, soprattutto, al porto di Livorno e alla zona del cuoio nella Valdelsa.
Si parla da tempo di investimenti, di pedaggio selettivo, di adeguamenti nei tratti più critici. Parole. Pr ora. Da Azione Ncc, associazione di rappresentanza dei noleggi con conducente, che da tempo denuncia le condizioni critiche di questa infrastruttura, una proposta: “La superstrada è ormai un incubo quotidiano per chi la percorre. I gravi problemi strutturali la rendono inadeguata e pericolosa. L’ennesimo incidente di ieri, avvenuto tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina, conferma l’urgenza di interventi radicali. Per questo, proponiamo una soluzione drastica ma necessaria: chiudere la superstrada per qualche mese e rifarla completamente”. “Non possiamo più accettare che la Fi-Pi-Li continui a essere una ‘via crucis’ quotidiana per chi viaggia. La sicurezza deve essere una priorità assoluta – dicono da Azione Ncc -. Riteniamo che un disagio concentrato in pochi mesi per un intervento strutturale sia un prezzo accettabile”.
Non a caso sui social c’è la pagina “I dannati della Fi-Pi-Li”, che racconta giorno per giorno (con foto e aggionramenti in tempo reale) la situazione sulla strada di grande comunicazione, colleziona iscritti su iscritti tanto da essere sold out, con oltre 50 mila “fan”. Un “mondo” che deve fare i conti con incidenti, lunghissime code, cantieri e traffico in tilt.
Così i pendolari e i malcapitati devono armarsi di pazienza e attendere che gli incolonnamenti si smaltiscano. Perché questa è una strada che si sa quando si entra e non se sa quando si esce. Una situazione assurda nel 2024 davanti ad un a strada che è un problema fin dal giorno in cui è nata.