Pontedera, 22 ottobre 2024 – Sia il legale del marito, avvocato Gabriele Dell’Unto, che quello della nipote Irene, Daica Ronetta (associazione Penelope), nei giorni scorsi avevano detto che “non sono emerse evidenze che quello di Flavia Mello Agonigi potesse essere un allontanamento volontario”. Perché la donna viveva un momento felice.
I due legali avevano parlato di timore crescente dei familiari che a Flavia “qualcuno possa aver fatto del male”. Così, per la scomparsa di Flavia Mello Agonigi, 54 anni, di origini brasiliane ma cittadina italiana, residente a Pontedera, la Procura di Pisa ha aperto un procedimento penale nei confronti di ignoti per il reato di omicidio.
Lo ha reso noto il procuratore Teresa-Angela Camelio, precisando che “sono state avviate le prime indagini info-investigative”. Ieri, infatti, ci sono stati accertamenti e della polizia a casa della donna dove è stato acquisito il computer portatile di famiglia.
Secondo quanto si è appreso, le indagini, condotte dalla polizia sarebbero comunque a 360 gradi, e la scelta di ipotizzare il reato più grave sarebbe stata fatta per consentire tutta una serie di accertamenti tecnici altrimenti impossibili da effettuare. La polizia ha già sentito tutte le persone che hanno visto la donna nella giornata della scomparsa.
Flavia, di cui proprio ieri ricorreva il compleanno, manca da casa dalla sera di venerdì 11 ottobre quando uscì con alcune amiche per andare al Don Carlos.
E’ sparita lei ed è sparita la sua macchina, una Opel Mokka Elegance, color argento (targata GK436CY), l’unica macchina di famiglia. Ma non solo: i due cellulari che teneva sempre accesi sono spenti, il passaporto è rimasto a casa, il conto corrente, non presenta movimenti e, cosa ancora più inquietante, non si è fatta più sentire con le sorelle che abitano in Brasile e con le quali i contatti erano quasi giornalieri.
“Più passa il tempo e più cresce la paura che a Flavia sia successo qualcosa di grave - aveva detto al nostro giornale l’avvocato Gabriele Dell’Unto, il legale cui si è rivolto il marito della donna, Emiliano Agonigi, per essere assistito nel seguire ricerche e indagini -. Nella testa dei familiari si fanno avanti domande inquietanti: ha avuto un incidente? E’ stata rapita? O qualcuno le ha fatto del male?”.
Ieri la svolta. Ora si scava a fondo nella vita della donna per dare un copione al mistero della sparizione di una persona che non aveva - come hanno riferito i legali dei familiari - ragione alcuna per far perdere la proprie tracce. Ma che invece è sparita, come inghiottita dal buio della Valdera, nella notte fra l’11 ed il 12 settembre quando l’ultimo segno sarebbe rimasto impresso in una delle telecamere lungo una provinciale a Capannoli che inquadra la targa della Opel. Se avesse avuto un incidente la sua auto sarebbe stata trovata.
Carlo Baroni