REDAZIONE PONTEDERA

Trovata morta Flavia Mello Agonigi: uccisa con un coltello. Fermato un uomo: ecco chi è

Svolta nelle indagini per la morte della donna 54enne originaria del Brasile. Dopo la scomparsa erano scattate le indagini per omicidio. La soluzione del giallo nella giornata di giovedì 24 ottobre

Il luogo del ritrovamento del corpo della donna (Bongianni / Fotocronache Germogli). Nella foto piccola la vittima, Flavia Mello Agonigi

Il luogo del ritrovamento del corpo della donna (Bongianni / Fotocronache Germogli). Nella foto piccola la vittima, Flavia Mello Agonigi

Casciana Terme Lari (Pisa), 24 ottobre 2024 – Trovata morta in una cisterna. Uccisa. Per Flavia Mello Agonigi, 54 anni, scomparsa nei giorni scorsi nel nulla, c’è il finale più tragico. La donna è stata trovata senza vita in una cisterna nel territorio comunale di Casciana Terme Lari. Per l’omicidio è stato usato un coltello. L’arma non è stata al momento ritrovata.

Approfondisci:

“Nessuna traccia da giorni”. Donna scomparsa a Pontedera, spunta anche l’ipotesi omicidio

“Nessuna traccia da giorni”. Donna scomparsa a Pontedera, spunta anche l’ipotesi omicidio

La svolta è arrivata nel pomeriggio di giovedì 24 ottobre. Un uomo di 34 anni, Emanuele Nannetti, meccanico, è stato sottoposto a fermo per la morte della donna. Si chiude così la vicenda della 54enne originaria del Brasile. Un caso che lascia sotto choc Pontedera, dove la donna viveva, ma anche il piccolo agglomerato di case di Sant’Ermo, frazione di Casciana Terme Lari. In un’abitazione del borgo è stato ritrovato il corpo. Il presunto assassino avrebbe nascosto il corpo in una cisterna in cantina. 

Intanto sul luogo del ritrovamento del corpo è arrivato anche il magistrato. Si cerca di ricostruire tutta la vicenda. Il corpo era in località Sant’Ermo. Il 34enne che è stato fermato è residente nello stesso comune di Casciana Terme Lari. Ancora non è chiaro il movente, ma sembra certo che l'uomo sottoposto a fermo e sospettato dell'omicidio sarebbe stato l'individuo con il quale Flavia aveva un appuntamento la notte della sua scomparsa.

Approfondisci:

Uccisa a 54 anni: prima il ritrovamento dell’auto, poi viene individuato il corpo

Uccisa a 54 anni: prima il ritrovamento dell’auto, poi viene individuato il corpo

La donna, pur di origini sudamericane, è cittadina italiana. Nella serata di venerdì 11 ottobre di Flavia Mello Agonigi si perdono le tracce. Era andata a ballare con le amiche in una nota discoteca della Valdinievole. A tarda sera aveva salutato le amiche. E aveva preso la sua auto allontanandosi. A quel punto le sue tracce scompaiono. La donna sembrava come inghiottita nel nulla. Scomparsa anche la sua auto, una Opel Mokka. Poi ritrovata a poche centinaia di metri dalla casa in cui è stata rinvenuta cadavere. 

Approfondisci:

Svanisce nel nulla in piena notte. Ore d’ansia per una cinquantenne

Svanisce nel nulla in piena notte. Ore d’ansia per una cinquantenne

Sono le sei del mattino di sabato 12 ottobre quando il marito, svegliandosi, si accorge che la donna non è rientrata. Prova a cercarla in giro, poi lancia l’allarme alle forze dell’ordine. E si rivolge a un avvocato. 

“Più passa il tempo e più cresce la paura che a Flavia sia successo qualcosa di grave – aveva detto il legale Gabriele Dell’Unto, a cui si era rivolto l’uomo, Emanuele Agonigi, per essere assistito nel seguire ricerche e indagini –. Nella testa dei familiari si fanno avanti domande inquietanti: ha avuto un incidente? E’ stata rapita, sequestrata? O peggio ancora, qualcuno le ha fatto del male?”.

Poi, quasi due settimane dopo la scomparsa, la svolta. Il corpo della donna era nelle pertinenze di un’abitazione. In una piazzetta, di fronte alla chiesa, era parcheggiata regolarmente la sua macchina. Si trovava poco lontano dall’abitazione. Proprio il ritrovamento del veicolo, spiega la procura in una nota, ha poi portato al rinvenimento del corpo. E’ intervenuta la sezione scientifica della polizia per tutti i rilievi. Di supporto, anche i vigili del fuoco e i vigili urbani.

Le indagini sono andate avanti su più fronti. La svolta potrebbe essere arrivata anche dopo un’analisi dei supporti informatici di proprietà della donna, tra cui un computer che la donna aveva a casa e che era stato sequestrato dalla polizia.