CARLO BARONI
Cronaca

Folla e lacrime per l’addio a Stefano Palagini

Quando don Francesco ha iniziato l’omelia, un raggio di sole è filtrato dai quadri di luce di San Domenico, quasi...

Quando don Francesco ha iniziato l’omelia, un raggio di sole è filtrato dai quadri di luce di San Domenico, quasi...

Quando don Francesco ha iniziato l’omelia, un raggio di sole è filtrato dai quadri di luce di San Domenico, quasi...

Quando don Francesco ha iniziato l’omelia, un raggio di sole è filtrato dai quadri di luce di San Domenico, quasi a voler riscaldare centinaia di cuori impietriti da giorni dal dolore. La chiesa delle grandi feste e dei grandi lutti della città non è riuscita a contenerli tutti. Tanta è stata la partecipazione all’ultimo addio a Stefano Palagini, 55 anni, colto da un malore che si è rivelato fatale sabato scorso, durante un’immersione a Calafuria. C’erano tutti. I compagni di scuola dei giorni lontani, da quelli delle elementari e delle medie, a quelli del liceo e poi dell’unitarietà. Gli amici di San Miniato, quelli con cui Stefano – agente di commercio nel settore delle pelli – è cresciuto ed ha condiviso le sue grandi passioni: lo sport, le passeggiate nei boschi, i viaggi in mezzo mondo e le gite nei fondali più belli. Le immersoni subacquee erano da tempo la sua grande passione, quella in cui la sua curiosità intelligente e colta trovava le migliori soddisfazioni. C’erano i sanminiatesi, gli amici dei genitori – ai quali in queste ore difficilissime la comunità si è stretta con affetto – che Stefano lo hanno visto crescere. E c’erano anche i volontari della Misericordia, che Stefano aveva contribuito ad amministrare per un lungo periodo, ricoprendo la carica di consigliere e quella di cancelliere. La salma è stata restituita alla famiglia giovedì all’ora di pranzo, dopo che erano stati espletati tutti gli accertamenti autoptici disposti dall’autorità giudiziaria.

San Miniato, commossa e provata, l’attendeva per un ultimo abbraccio.

C. B.