Nuova conformazione interna per la Fondazione per la Cultura Pontedera, che dopo 8 anni dalla sua costituzione vede l’uscita del Comune di Peccioli come socio fondatore e l’ingresso della Fondazione Fabbrica Europa per l’arte contemporanea, che a sede a Firenze e con a capo il già conosciuto in città, Luca Dini. Una fondazione nata nel 2003 grazie anche all’iniziativa dell’allora Fondazione Pontedera Teatro. Nel Consiglio comunale di ieri è stato approvato il nuovo statuto della Fondazione. "Una necessità che abbiamo trasformato in una opportunità – ha detto il sindaco Matteo Franconi – da un lato la volontà del Comune di Peccioli di recedere anche per esigenze sopravvenute legate alle loro linee di attività della Fondazione Peccioli per, e dall’altra la disponibilità espressa dalla Fondazione Fabbrica Europa per l’arte contemporanea di entrare a far parte della fondazione come socio fondatore. Si tratta di un’operazione importante, attraverso la nostra Fondazione per la Cultura, dopo una fase dedicata alla gestione di alcuni situazioni pregresse e alla organizzazione delle attività di animazione culturali della città, come le mostre al Palp, Natale ad Arte e le altre".
"Si apre una nuova e positiva contaminazione, quella con la Fondazione Fabbrica Europa che ha una serie di obiettivi – continua Franconi –. Il primo è quello di rafforzare, sviluppare e promuovere la relazione tra la cultura della creatività e i processi di ricerca artistica, offrire nuove suggestioni e contaminazioni reciproche tra lo scenario culturale della contemporaneità e quelle identità incastonate nelle tradizioni locali in uno scambio cooperativo tra società civile e istituzioni".
Il primo cittadino ha poi illustrato quello che è stato il percorso della fondazione Fabbrica Europa negli ultimi anni e ciò che fa oggi. "La propria esperienza – dice Franconi – e quel peso culturale che Fabbrica Europa mette a disposizione in un panorama regionale, nazionale ma anche internazionale dovuta, non solo all’organizzazione del festival annuale, ma anche ai numerosi progetti specifici e delle proprie produzioni mi fa che dire che questo ingresso non può che esser visto come un passo in avanti, un rinnovato slancio della nostra fondazione". Per i consiglieri di Fratelli d’Italia, che hanno votato contrariamente, sono tante le ombre in questa operazione.
"Questo è un soggetto privato – giustifica il voto di astensione la consigliera Denise Ciampi – non del nostro territorio e che non è facilmente conciliabile con la visione che abbiamo dello sviluppo culturale a Pontedera, che dovrebbe partire in un’ottica di sperimentazione e di valorizzazione delle esperienze del nostro territorio".