
Fondi Rustici e Torre a Cenaia Due grandi aziende agricole in cerca di nuovi proprietari
La storia di certe tenute si fonde con i destini commerciali che acquistano con il tempo. In un continuo sali e scendi tra le montagne russe dei nuovi progetti e dei nuovi stop. È capitato alla Fondi Rustici di Montefoscoli, Palaia, e alla Tenuta di Torre a Cenaia nel comune di Crespina Lorenzana. Nel primo caso nelle prossime settimane dovrebbe essere formalizzato l’acquisto da parte di un privato, dopo il parere favorevole della sovrintendenza. Un passaggio che metterebbe il punto a una vicenda al centro del dibattito da quasi vent’anni. Era il 2004 quando la Provincia di Pisa con il Comune di Palaia acquistavano terreni e fabbricati fino a quel momento di proprietà della Fondazione Gaslini di Genova. Un tempo che ha visto scorrere progetti, iniziative, idee di rilancio, ma anche fallimenti, raccolte firme per la salvaguardia, discussioni politiche, proposte di acquisto che non si sono concretizzate e infine la liquidazione.
Adesso un acquirente c’è, ed è interessato alla parte che è rimasta da vendere, circa i due terzi dell’intera tenuta. Si parla di oltre 300 ettari tra terreni seminativi, oliveti, pascoli, boschi, canneti e frutteti. Poi ci sono i 16 fabbricati tra cui la grande fattoria di Montefoscoli, la villa al centro del borgo, di oltre 5 mila metri quadri. Dall’altra parte c’è Torre a Cenaia, una tenuta all’asta per circa 11 milioni e mezzo. Siamo in via Livornese a Cenaia, all’interno di un’azienda agricola di circa 484 ettari di cui circa 24 utilizzati a vigneto, 378 a seminativo, 50 a bosco, e 7 occupati da viabilità, incolti e tare. Tra gli immobili all’asta c’è la villa padronale inaccessibile perché pericolante, un fabbricato composto anche da una chiesa medievale, l’osteria, il birrificio, le stalle, gli spazi dell’ex allevamento si suini e poi terreni e vigneti. Un antico borgo caratterizzato dalla casa turrita, un tempo parte del Castello di Cenaja. Qualche anno fa in uno dei cunicoli sotterranei della tenuta è stata trovata, incisa su una pietra calcarea, una croce delle otto beatitudini, il cui stile è riconducibile ai Giovanniti ovvero all’ordine cavalleresco dei Cavalieri di San Giovanni dell’Ospedale di Gerusalemme, risalente al tempo delle crociate. L’apertura delle buste con le offerte ci sarà il prossimo 4 aprile.
Sarah Esposito