Fuoco sul pedaggio. Cna: "Scelta iniqua"

Il pedaggio sulla Fi-Pi-Li divide politica e imprese: critiche per l'inequità e l'insufficienza dei fondi raccolti. Serve un nuovo progetto.

Fuoco sul pedaggio. Cna: "Scelta iniqua"

Fuoco sul pedaggio. Cna: "Scelta iniqua"

Un futuro, quello della Fi-Pi-Li, costellato ancora di incognite e di polemiche. Con un’ampia parte della politica e delle categorie produttive che non condivide quelle che per la Regione sono scelte strategiche. Con l’introduzione del pedaggio per i mezzi pesanti quale canale di risorse per fare della "veloce" un’arteria moderna, sicura ed adeguata alle esigenze. "Gianisi ostina a non voler capire le ragioni profonde del nostro dissenso in ordine a questa scelta", dice il direttore generale di Cna Pisa, Giuseppe Sardu a proposito dell’introduzione del pedaggio sulla Fi-Pi-Li a carico dei soli autotrasportatori.

"Non ci opponiamo certamente a progetti di ammodernamento dell’ arteria né tantomeno vogliamo mettere in discussione la ricerca di nuove soluzioni come quella di una società ad hoc quale Toscana Strade – spuiega Sardu – . Ciò che abbiamo sempre detto con la massima risolutezza è che il pagamento del pedaggio proposto è iniquo e ingiusto sotto tutti i punti di vista. Come accade in tutte le parti del mondo un pedaggio si paga quando un’opera è terminata ed è dunque in grado di fornire tutti i servizi necessari".

"Questa strada sarebbe poi utilizzata da tutti, a partire da automobilisti, autobus e autotrasportatori. Con quale criterio e per quale arbitraria ragione si farà la scelta di far pagare solo gli autotrasportatori? – attacca Sardu –- Sono forse abusivi o svolgono invece un servizio essenziale per la nostra comunità? Infine, lo ribadiamo, il fabbisogno finanziario che il presidente Giani ha esposto così lucidamente è la conferma che i soldi raccolti con con pedaggi e multe saranno comunque palesemente e drammaticamente insufficienti a sostenere i costi di una adeguata trasformazione della Fi-Pi-Li. E’ perciò del tutto evidente che occorra un’altra idea e un altro progetto".

C. B.