Il ministro Martina incontra il mondo del tartufo di San Miniato

Ad accoglierlo il sindaco Gabbanini con gli assessori ed il presidente del Consorzio Concatori di Ponte a Egola Matteoli

Il ministro Martina alla Savitar

Il ministro Martina alla Savitar

San Miniato, 17 novembre 2016 - Breve ma intensa visita a San Miniato del ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina. Ad accoglierlo questo pomeriggio nella Città della Rocca sono stati il sindaco Vittorio Gabbanini, gli assessori Giacomo Gozzini, Gianluca Bertini e Chiara Rossi, l’onorevole Luca Sani presidente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati, i consiglieri regionali Antonio Mazzeo e Andrea Pieroni e il segretario regionale del Pd Dario Parrini. Prima tappa alla Savitar, l’azienda di San Miniato Basso che commercializza prodotti a base di tartufo, dove il ministro ha potuto incontrare i dipendenti e conoscere la realtà di questa produzione.

Il corteo si è poi spostato verso il centro storico, facendo tappa alla sede dell’associazione tartufai delle colline sanminiatesi. Ad accoglierlo è stato il vice presidente Guido Franchi, che gli ha illustrato la florida attività di un’associazione importante per il territorio, con circa 400 associati. La visita è proseguita in alcune attività commerciali del centro storico.

Penultima tappa del tour la visita in Comune. Il ministro è stato accompagnato a visitare gli splendidi affreschi della Sala delle Sette Virtù e poi la Sala del Consiglio dove il presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e Cuoiodepur Michele Matteoli, gli ha donato una borsa di pelle conciata al vegetale, e ha salutato una nutrita delegazione di dipendenti comunali riuniti per l’occasione. Il sindaco ha poi donato al ministro Martina una copia della guida di San Miniato, il calendario del ragazzi dell’IT Cattaneo e una cartella istituzionale con i disegni del pittore Dilvo Lotti.

La delegazione si è infine trasferita alla Casa Culturale a San Miniato Basso, dove si è svolta l’iniziativa politica referendaria alla presenza di un nutrito gruppo di interessati e dei rappresentanti delle associazioni di categoria.