Gelataia vittima dei lavori: "Chiudo e lascio il borgo"

La decisione di Serenella Petri che aveva aperto nel 2020 insieme al marito "Fatturato dimezzato, ho chiesto aiuto al Comune e non sono stata ascoltata".

SANTA MARIA A MONTE

"Lascio il borgo. Chiudo la gelateria. Cinque mesi di lavori, anzi di non lavori, in piazza Marconi e via 2 Giugno, hanno messo in ginocchio l’attività. Rispetto agli anni scorsi il fatturato è dimezzato. Posso dimostrarlo a chiunque. Sono delusa dal punto di vista umano, da come sono stata trattata dalla pubblica amministrazione". A parlare è Serenella Petri, la gelataia del borgo. Una delle prime, nel 2020, a investire nel centro storico di Santa Maria a Monte anche grazie all’iniziativa "Il Borgo che vorrei" della precedente amministrazione che incentivava l’apertura di nuove attività in paese con contributi e sgravi fiscali.

Serenella Petri aveva la gelateria in un altro luogo. Nel 2020, con la pandemia in corso, ha scelto di aprire l’attività a Santa Maria a Monte insieme al marito. Lei al bancone a vendere gelati e il marito nel laboratorio a preparare i vari gusti. "La Gelateria del Borgo", il nome dell’attività, con simbolo una bicicletta adornata di fiori. Un piccolo locale in uno degli edifici storici, il Palazzo del Podestà. "L’attività stava andando molto bene, eravamo contenti – racconta Serenella (nella foto) – A tal punto di prendere la decisione anche di tornare a vivere nel borgo, pagando l’affitto. Fino a maggio quando sono iniziati questi lavori. Appena ho notato la mia attività completamente ingabbiata ho pensato che per recintarla in questo modo avrebbero fatto in fretta. Macché. I lavori sono andati avanti a rilento fin dall’inizio tanto che ho chiesto spiegazioni in Comune domandando anche se fossero previsti sgravi alle attività in sofferenza come la mia. Non mi hanno risposto. Ripeto, l’attività era in piena salute e avevamo l’accordo per l’affitto con la proprità del fondo per altri tre anni. Domenica ho salutato tutti e ho chiuso. In queste condizioni non me la sento di andare avanti, soprattutto per come sono stata trattata umanamente dal Comune. Ringrazio tutti i miei clienti e lancio un appello. Fino al 31 dicembre macchinari e bancone li tengo nel caso qualcuno voglia rilevare l’attività. Poi porto via tutto".

g.n.