ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Geotermia e futuro. Convegno a Roma: "Risorsa per il Paese"

Occasione per riunire aziende, le istituzioni e i professionisti

La geotermia al centro di un congresso a Roma (foto d’archivio)

La geotermia al centro di un congresso a Roma (foto d’archivio)

VALDICECINA

"Per raggiungere gli obiettivi di sicurezza energetica e neutralità climatica al 2050 è necessario che l’Italia integri i contributi di tutte le tecnologie pulite disponibili, promuovendo in primis lo sviluppo e l’impiego della fonte geotermica: costante, continua, pulita, disponibile ovunque e a minimo impatto ambientale. L’accordo per una strategia europea per la geotermia e la disponibilità dei ministeri competenti a un piano d’azione nazionale sono il quadro di riferimento indispensabile dal quale partire per il rilancio del settore. La geotermia rappresenta infatti la chiave di volta necessaria non solo al raggiungimento dei target europei ma anche allo sviluppo complessivo del Paese e a una riduzione delle bollette per famiglie e imprese. È necessario però mitigare il rischio esplorativo e semplificare gli iter autorizzativi". Di questo si discuterà in occasione del primo italian geothermal forum, di In Fieri e organizzato da Mirumir, in programma l’11 e il 12 marzo al centro congressi Auditorium della tecnica di Roma.

"Un piano di azione per la geotermia può contribuire da subito e in maniera significativa agli obiettivi di sicurezza e decarbonizzazione del Paese al 2050. Il Geothermal Forum ha l’ambizione di far sedere attorno a un tavolo le istituzioni, la ricerca, l’industria, i territori e i professionisti affinché l’Italia valorizzi l’enorme risorsa naturale, disponibile, continua e rinnovabile che ha sotto ai piedi, per la produzione elettrica, gli usi termici e per i minerali strategici", afferma Bruno Della Vedova, presidente dell’Unione Geotermica Italiana. Attualmente, la geotermia contribuisce solo per il 2% alla copertura della domanda nazionale di energia elettrica, nonostante l’Italia sia uno dei Paesi a più elevato potenziale geotermico in Europa. Stando a quanto emerso nello studio dell’European house Ambrosetti, commissionato da Rete geotermica, "se valorizzassimo anche solo il 2% del potenziale presente in tutto il territorio italiano nei primi 5 km di profondità, la geotermia potrebbe soddisfare il 10% della domanda di elettricità in Italia".