In audizione nei giorni scorsi in senato, il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani ha illustrato i capisaldi del nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Il ministero, con un ritardo di oltre due anni, sta predisponendo il decreto Fer2 per sostenere le rinnovabili cosiddette innovative tra cui la geotermia, esclusa dal decreto Fer1 e in attesa di rientrare fra le fonti rinnovabili da sostenere dal luglio 2019. Si tratta di un provvedimento atteso dal comparto da oltre due anni, e sulla questione del decreto sparito dai radar per 25 mesi, Cingolani ha così rassicurato: "L’adozione del decreto Fer2 è prevista a settembre - sono queste le parole del ministro di fronte al Senato. A quanto ammonta il provvedimento? Si parla di un budget stimato pari a circa 330 milioni di euro l’anno per geotermia, eolico offshore, biomasse e biogas, mentre attualmente gli incentivi erogati dal Gse per sostenere la sola produzione geotermoelettrica si aggirano attorno ai 105 milioni di euro annui. All’interno del Fer2 troveranno spazio gli incentivi per la geotermia, sia quella a emissioni nulle sia quella tradizionale, ma con riduzione delle emissioni che riguarda da vicino la tipologia d’impianti che opera in Toscana.
CronacaGeotermia, finalmente qualcosa si muove