REDAZIONE PONTEDERA

Geotermia, lettera alla presidente Von der Leyen

Centocinquanta aziende, tra cui Enel Green Power, chiedono alla commissione europea un nuovo piano sull’energia del vapore

Egec, il consiglio europeo per l’energia geotermica, si è fatto portavoce di 150 aziende e industrie, fra cui Enel Green Power, per muovere una precisa richiesta alla commissione europea e alla presidente Ursula von der Leyen: apparecchiare una strategia a livello europeo per sbloccare il potenziale dell’energia geotermica e dell’estrazione mineraria sostenibile associata. Un vero e proprio appello lanciato in una missiva. "Gentile presidente della commissione Von der Leyen – questo l’esordio della lettera - L’Europa poggia su una grande quantità di energia geotermica in grado di fornire forniture permanenti di energia di riscaldamento, raffreddamento, energia rinnovabile, nonché litio da fonti sostenibili e altre materie prime materiali. Sia l’Agenzia internazionale per l’energia che Ademe, l’agenzia francese per l’energia, lo hanno riscontrato, come soluzione più conveniente a livello economico per il riscaldamento, ovunque essa venga utilizzata".

Eppure la geotermia "rimane sottosviluppata – è l’analisi di Egec - e spesso fuori dalla vista dei responsabili politici dell’Unione Europea – così prosegue la missiva di Egec inviata alla presidente della commissione europea - Questa situazione deve cambiare ora. Specialmente in considerazione dell’urgenza di una rapida transizione energetica, massimizzando l’uso delle risorse locali. Pertanto – l’appello delle 150 imprese geotermiche a Ursula von der Leyen entra nel vivo delle richieste per dare spinta alla geotermia a livello europeo - vi invitiamo a preparare e a pubblicare una strategia europea sul settore geotermico e l’estrazione di energia e materie prime sostenibili, entro il 2023. Scopo della strategia è quello di sbloccare il potenziale dell’energia geotermica come una delle principali fonti di energia rinnovabile in tutto il mondo. Questo dovrebbe concentrarsi sull’identificazione dei parametri, nel proporre misure per accelerarne la diffusione, comprese le infrastrutture di riscaldamento e raffreddamento, in un efficace mantenimento di elevati standard ambientali, nella riduzione del rischio degli investimenti privati, nell’estrazione mineraria sostenibile e nel finanziamento del crowding-in per anticipare una serie di progetti che possono contribuire a realizzare i nuovi obiettivi dell’Unione Europea in materia di clima ed energia per il 2030, il piano RepowerEU così come la neutralità climatica entro il 2050".

Ilenia Pistolesi