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Concessioni geotermiche, arriva l’ok dalla Regione (foto d’archivio)
Un accordo storico: ieri, a Firenze, si è stagliata una voce unanime di consensi sulla cruciale delibera di giunta regionale che dà il via a un nuovo cammino, stavolta lastricato di certezze, per i 16 Comuni dell’area geotermica toscana, grazie all’approvazione del piano pluriennale di investimenti presentato da Enel Green Power e quindi con l’ok al rinnovo ventennale delle concessioni. Il presidente Eugenio Giani si spinge oltre: "Da un sistema Toscana, a un sistema internazionale". Ecco i punti principali del piano di Egp. Sono 2,95 miliardi di nuovi investimenti e, tra questi, 3 nuove centrali geotermoelettriche a Bagnore (Santa Fiora/Arcidosso Bagnore 5, sono 40 MW), Piancastagnaio (PC6 20 MW) e Monterotondo Marittimo 5 MW, 4,4 miliardi di costi di esercizio e manutenzione ordinaria, 400 milioni di euro delle cifre appena indicate riguardano progetti per ricadute di sostenibilità e, tra royalties per le concessioni e oneri di produzione, i 16 Comuni geotermici riceveranno circa 30 milioni l’euro annui, con la prospettiva di aumentare introiti proporzionalmente all’incremento di produzione con l’entrata in esercizio dei nuovi impianti. Per un totale complessivo di investimenti pari a 7,4 miliardi di euro in 20 anni. Tra gli investimenti, ecco i 60 milioni per la viabilità tra Larderello e Colle Val d’Elsa.
Il piano di Egp prevede l’adozione dei migliori standard ambientali e tecnologie, eccellenza mondiale per manutenzione con Officine Geo, perforazione/drilling, ricerca mineraria e fisica del serbatoio. Per i teleriscaldamenti, l’ampliamento delle reti esistenti e la creazione di nuove laddove sarà possibile, con risparmi fino al 50% per utenze domestiche e al 90% per imprese. Passo decisivo per le ricadute occupazionali dirette e per l’indotto, oltre a ricadute sociali e di sostenibilità: triplicano i volumi, quindi 1300 nuove assunzioni in Toscana tra indotto diretto e indiretto, mentre a livello nazionale saranno 2900 (dati da studi Open Economics). La produzione elettrica da geotermia in Toscana, dall’attuale 34%, potrebbe sfiorare il 40%. E vi saranno percorsi preferenziali per le imprese locali che gravitano nell’orbita dell’indotto. "Ritengo - ha ribadito Giani - che la geotermia costituisca una fonte di grandissimo significato per il futuro nella ricerca dell’autosufficienza energetica della Toscana, ma contemporaneamente l’esperienza toscana dà luce a questo impegno tecnologico per tutta Italia, e addirittura a livello internazionale, e potrà avere sempre più una fonte rinnovabile importantissima per tutto il Paese".
Per il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, "Per mesi, anni abbiamo lavorato in silenzio, con pazienza, anche quando è capitato di essere accusati di fare troppo poco. Ci siamo confrontati e a volte anche scontrati ma quello arrivato è un grande risultato che ridà speranza e prospettiva a tutta l’area della Valdicecina, alle lavoratrici e ai lavoratori, e alle imprese. Costruire un futuro più sostenibile, per l’occupazione e lo sviluppo economico"". Per Diego Petrucci (FdI): "Solo grazie al governo Meloni e al diretto interessamento del presidente del Consiglio su mia richiesta e di FdI, le concessioni sono ventennali e viene garantita la possibilità di programmare lo sviluppo industriale".