GABRIELE NUTI
Cronaca

Elettricista morto a lavoro, aveva 51 anni. Malore o caduta: la dinamica da chiarire

Giacomo Barsottini stava effettuando un intervento in una ditta. Arresto cardiaco e caduta dal cestello, oppure la caduta e il malore seguente al trauma. Le ipotesi sulle cause

Sono stati inutili tutti i tentativi di soccorso. Per Giacomo Barsottini (nel riquadro) non c’era più niente da fare (foto d’archivio)

Sono stati inutili tutti i tentativi di soccorso. Per Giacomo Barsottini (nel riquadro) non c’era più niente da fare (foto d’archivio)

Casciana Terme (Pisa), 15 novembre 2024 – L’arresto cardiaco e la caduta dal cestello. Oppure la caduta e il malore seguente al trauma. Sono queste due le ipotesi sulle cause della morte di un cinquantunenne elettricista di Ponsacco vittima sul lavoro. La scia dei morti sui luoghi di lavoro si è drammaticamente allungata ieri pomeriggio poco dopo le 15 alla ditta Poliflex di Casciana Terme dove Giacomo Barsottini, elettricista, stava effettuando un intervento di riparazione su incarico della stessa impresa. Barsottini era titolare di una ditta individuale ed era un elettricista esperto, oltre che molto competente. Ieri era sul cestello e stava effettuando un intervento in una parte alta del capannone della Poliflex quando è improvvisamente precipitato a terra.

Subito soccorso dal personale dell’impresa che produce piatti per doccia, le sue condizioni sono apparse disperate. Quando i soccorritori della Croce Rossa sono arrivati in via del Commercio per prestare le prime cure, il cuore di Barsottini non batteva più. L’autopsia dovrà far luce sulle cause della morte del 51enne. L’elettricista ha avuto un malore ed è caduto dal cestello dopo aver perso i sensi, oppure è precipitato e suvito dopo è andato in arresto cardiaco. Il cestello e l’area dove è accaduto il drammatico incidente sono stati posti sotto sequestro. Tutti gli accertamenti – oltre ai risultati dell’autopsia – sono fondamentali per stabilire eventuali responsabilità.

Giacomo Barsottini, divorziato e senza figli, aveva una azienda individuale, senza dipendenti, con sede a Lari. Era molto conosciuto in tutta la zona. Alla Poliflex sono intervenuti i carabinieri e medicina del lavoro dell’Asl Toscana nord ovest come procedono su incarico del magistrato di turno nelle indagini. I sanitari, dopo la Croce Rossa è intervenuto anche il medico dell’automedica con l’infermiere, hanno provato in tutti i modi a rianimare il 51enne, ma non c’è stato niente da fare. La salma è stata trasferita alla medicina legale di Pisa per l’autopsia. Non si sa ancora quando verrà effettuato l’esame anche perché il magistrato dovrà affidare l’incarico al medico legale e potrà farlo solo dopo aver ricevuto il fascicolo della medicina del lavoro.