Ci sono i Bombetta e i Righe, Pinocchio e i pinocchi e poi gli Acari. Giorgio Dal Canto, conosciuto come Babb, si racconta nella sua retrospettiva allestita al Palp e che sarà visitabile da oggi al 9 marzo prossimo.
L’esposizione, dal titolo Vita, Opere e Bugia, si avvale di opere provenienti in gran parte dalla collezione privata di Giuseppe Diomelli, con alcuni preziosi inediti e da quelle di Nocchi e Polidori e di alcune sale animate da soluzioni immersive e teatrali. Tutto per la regia di Alberto Bartalini.
Si tratta di opere (circa 50 quelle nelle sale del Palp) dipinte con sapienza coloristica e minuziosità calligrafica, derivate dalla esperienza di Dal Canto come decoratore.
I principali protagonisti sono i Bombetta, supponenti e tronfie figure con il classico cappello nero, simbolo scontato di una borghesia opulenta e i Righe, teneri e patetici uomini con maglie a strisce orizzontali, in apparenza assoggettati ai simboli del potere, in realtà protesi verso una propria dimensione di libertà.
Pinocchio e i pinocchi, con l’umanità che si trasforma in un insieme di burattini assoggettati al potere. Gli Acari cioè le menzogne, le brutture che logorano e corrodono l’umanità, assumendo grottesche forme tra l’umano e l’animalesco.
"Grazie a tutti per la capacità, ancora una volta, di mostrare quanto questa città abbia dato in ambito culturale – dice il sindaco Matteo Franconi – lo dimostrano i tanti artisti che negli anni hanno messo a disposizione le loro opere, i professionisti che credono nella cultura come elemento portante per contaminare la discussione e arricchire la consapevolezza del patrimonio culturale di una città che ha l’ambizione di raccontare ancora quello che siamo e quello che vogliamo essere in ambito culturale".
Tra le sale del Palp una carica ironica ora leggera e soffusa, ora malinconica e pungente, ora spietata e dissacrante, propria del Babb artista, ma anche dell’uomo Giorgio Dal Canto.
"È stata allestita una mostra veramente spettacolare, sono molto contento – dice Marco Dal Canto, figlio dell’artista pontederese – ho un sogno nel cuore. Vorrei che fosse possibile realizzare un museo nella ex scuola Curtatone, un museo per tutto ciò che ha rappresentato la cultura di Pontedera negli ultimi 20 anni, perché ci sono monumenti e cose particolari che vale la pena conservare in un museo".
Il viaggio tra le sale del Palp si chiude con le sale immersive, curate dall’estro di Bartalini, tra un nugolo di vespisti dal lungo collo ad immagini oniriche e strani oggetti, come una poltrona sbilenca, fino al richiamo a Venezia, dove Babb fu protagonista durante la Biennale di Arte contemporanea del 2011.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.