
Aveva vent’anni e per le conseguenze dell’incidente perse un gamba. Era venuto qui dalla Sicilia per cercare lavoro. L’incidente risale...
Aveva vent’anni e per le conseguenze dell’incidente perse un gamba. Era venuto qui dalla Sicilia per cercare lavoro. L’incidente risale al giugno 2019 quando era in sella allo scooter di un suo amico e stavano rientrando dopo una serata insieme a Pontedera. Erano le 3 del mattino. Ad un incrocio con semaforo l’incidente: un’autò urtò il ciclomotore. I soccorsi furono immediati e fu subito evidente la gravità. Entrambi i giovani finirono in ospedale. Il Tribunale di Pisa – ricostruendo il fatto e la dinamica, ed accogliendo parzialmente le richieste – ha stabilito l’80 per cento di responsabilità del sinistro a carico del conducente dell’automobile (residente in provincia di Pisa e che risultò positivo all’alcoltest negli accertamenti sull’incidente), e il 20 per cento a carico del condudente lo scooter. Il giudice Alessandra Migliorino ha condannato sia il conducente dell’automobile, sia la sua compagnia assicurativa, a pagare circa 1 milione e 280mila mila euro di danni complessivi a lui e ai suoi familiari più le spese legali. Il giudice ha liquidato anche il padre con 82 mila euro, la madre con 82 mila euro, e il fratello all’epoca 16enne con 65 mila euro, per i danni patrimoniali subiti, e per aver dovuto assistere costantemente il ragazzo.
Le indagini furono effettuate sul posto dai carabinieri intervenuti quando i veicoli si trovavano ancora nella posizione di quiete post urto e acquisirono anche le dichiarazioni rese nell’immediatezza del fatto dai testimoni oculari ancora presenti sul luogo: la collisione – si legge – riguardò la parte anteriore destra dell’autovettura Fiat Punto e la parte laterale destra del ciclomotore Piaggio. Collisione avvenuta nell’area di intersezione regolata da semaforo fra via Gello e viale America.
Informati dell’accaduto i genitori del 20enne partirono da Palermo e raggiunsero il pronto soccorso di Pisa, dove appresero delle gravissime condizioni del figlio. La famiglia affittò anche un alloggio a Stibbio per trattenersi a Pisa e seguire il ragazzo. I genitori furono raggiunti poi dall’ altro figlio, all’epoca ancora minorenne che entrò in uno stato di shock per quanto accaduto. Anche l’uomo, di giovane età, che era alla guida dell’automobile, riportò diverse ferite e venne ricoverato sotto choc per quello che era successo. La causa venne istruita in sede civile a Pisa nel dicembre 2022.
La difesa del 20enne e dei suoi familiari ha sostenuto la responsabilità esclusiva o concorrente, quantomeno nella misura dell’80%, del conducente della Fiat Punto "essendosi posto alla guida dopo avere assunto sostanze alcoliche,e percorrendo via Gello con direzione Ponsacco - Fornacette, sarebbe giunto all’intersezione semaforica con Viale America a velocità assai elevata, non commisurata alle condizioni stradali (attraversamento di un incrocio) e temporali (orario notturno) impegnando l’incrocio in modo improvviso e pericoloso". Fino ad urtare lo scooter. Di contro, entrambe le difese convenute hanno contestato l’addebito di responsabilità mosso nei confronti del conducente del veicolo Fiat Punto, eccependo la sussistenza di un concorso del consudente lo scooter, "il quale avrebbe omesso di dare la precedenza". Il processo si è concentrato sulla ricostruzione dell’esatta dinamica del sinistro e dell’apporto causale delle condotte tenute dai conducenti nella verificazione dell’evento dannoso.
C. B.