Al netto di tutte le previsioni ed i programmi per gli anni a venire, la Fi-Pi-Li, resta un girone dantesco. Sempre. D’estate, quando si fa carico anche dei turisti. E d’inverno, con la pioggia, le buche, i pericoli. Un incidente anche ieri sulla corsia di sorpasso all’altezza dell’uscita di Navacchio in direzione Pisa. Code, rallentamenti e traffico ad una sola corsia, la conseguenza che tutti conoscono mentre il tam tam sui social dei "Dannati" va avanti per informare gli automobilisti di quello che li attende. Nella pagina Facebook della più grande community dedicata ad una strada, "la "veloce", solo nell’ultimo mese si contano decine e decine di segnalazioni e avvertimenti per gli incidenti e per i pericoli: oggetti di ogni tipo trovati in carreggiata. Sbarre di ferro, passaruote, bauletti, anche un materasso. E poi auto che viaggiano contro mano e ciclisti che appaiono quasi a sfidare il destino. Questa è la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, la direttrice strategica che collega la capitale della Toscana al mare, che nacque inadeguata e che è cresciuta peggio. Ma da tempo, ormai, c’è un dibattito, accesissimo, che cerca di immaginarne e progettarne il futuro, mentre gli automobilisti sono esasperati: qualcuno sui social non esita a definirla un viottolo davanti al quale ci sono i presupposti per una classaction dei cittadini.
Intanto si va a grandi passi verso la nascita di Toscana Strada, la società in house della Regione che dovrà occuparsi della manutenine ordinaria e straordinaria, procedere con adeguamenti, realizzare, laddove possibile, la terza corsia. Una società che dovrà gestire anche il pedaggio per i mezzi pesanti. Non ci saranno caselli, ma un sistema di controllo satellitare sui veicoli, come già hanno diverse autostrade del nord. Il costo? Circa il 70% di quello autostradale. Con questo incasso, unito a quello degli autovelox ed a fondi statali, regionali ed europei dovrebbero arrivare le risorse - secondo la Regione - per fare i lavori. Specie nei tratti in cui la terza corsia sarebbe già plausibile, come da Pontedera verso la diramazione Pisa - Livorno.
Anche ieri– si apprende – Giani ha detto: "C’è bisogno di "una società che ci consenta di dedicare la massima attenzione a elaborare progetti e realizzarli anche attraverso l’aiuto economico di un pedaggio ai Tir, solo ai Tir, non alle auto, non ai cittadini, non ai residenti, ma solo per i mezzi pesanti di trasporto. Semplicemente perché altrimenti succede quello che oggi noi vediamo: ovvero che si evita l’autostrada A11 Firenze-Mare perché costa, e si prende la Fi-Pi-Li perché non costa niente, e i grandi autoarticolati che passano sulla Fi-Pi-Li sono quelli che generano quelle situazioni per cui si producono gli avvallamenti, quindi la minore sicurezza della strada, la maggiore facilità di incidenti".
Carlo Baroni