"Hanno sbandierato il terrore. Ma la sconfitta è netta: riflettiamo"

Dopo una sconfitta elettorale, la segretaria del Pd di Ponsacco riflette sulle cause, puntando su una necessaria riflessione e un ricambio generazionale per ripartire.

"Hanno sbandierato il terrore. Ma la  sconfitta è netta: riflettiamo"

"Hanno sbandierato il terrore. Ma la sconfitta è netta: riflettiamo"

PONSACCO

Lorella Picchi, segretaria del Pd di Ponsacco, che cosa resta dopo una sconfitta tanto bruciante?

"Dobbiamo operare una riflessione. La sconfitta è stata netta e ne prendiamo atto. Eravamo coscienti fin dall’inizio di trovarci in una situazione di fragilità".

In che senso?

"La campagna elettorale del centrodestra è iniziata quasi tre anni fa. I nostri avversari si sono chiaramente preparati cavalcando il vento che spira in Italia. Hanno percorso la strada del terrore...".

In che senso?

"Ponsacco non è solo il palazzo rosa. Ponsacco è molto di più: negozi, cittadini, persone, associazioni, eccellenze. E sono convinta che molti concittadini abbiano votato più i partiti di centrodestra che la persona del sindaco. Tuttavia, mi auguro, per il bene della nostra cittadina, che Gasperini possa dimostrare le capacità necessarie per amministrare un Comune complesso".

Fabrizio Lupi, il vostro candidato, al ballottaggio ha preso meno voti rispetto al primo turno. Come lo spiegate?

"Non ci nascondiamo dietro ad un dito, abbiamo perso nettamente. Ma, attenzione, il Pd resta comunque il primo partito del paese. Come a dire, riflettiamo, diamo vita ad un’azione forte di minoranza, ma siamo certi che vi siano le basi per ripartire. Abbiamo tanti giovani sui quali poter costruire il presente e il futuro".

Che cosa non ha funzionato?

"Molteplici dinamiche. Persone del centrosinistra che non si sono più sentite tutelate dalla nostra azione politica. Situazioni di fragilità di alcune persone che hanno sempre visto nel nostro partito un punto di riferimento e invece ora restano un po’ spaesate. E’ il momento della riflessione e del ricambio generazionale".

E’ una bocciatura dell’amministrazione Brogi?

"No, questo no, anzi l’amministrazione Brogi è stata strumentalizzata in campagna elettorale. Francesca Brogi ha portato avanti il programma elettorale che aveva sottoscritto con i cittadini cinque anni fa. Sono state fatte moltissime cose che non sono state valorizzate perché l’intera campagna elettorale è stata giocata sul terrore. Non è vero, ad esempio, che non è stato fatto niente per il palazzo rosa".

E’ mancata la comunicazione, dunque?

"Altri hanno parlato alla pancia. Noi, invece, avevamo tante proposte serie e concrete e una visione generale, ma ciò non è bastato".

Saverio Bargagna