SARAH ESPOSITO
Cronaca

I 100 anni della cartoleria: "Fu aperta da mio nonno. Vorrei un successore"

La “Ferretti“ compie un secolo di vita ed è tra i negozi più longevi della città. Il nipote Stefano ricorda: "Tra i nostri clienti c’era anche la Piaggio" .

Giuseppe Ferretti fondatore della cartoleria

Giuseppe Ferretti fondatore della cartoleria

Tre generazioni di commercianti si sono alternati dietro il bancone della cartoleria Ferretti, molte di più invece sono quelle dei clienti che ne hanno varcato la porta. Tra pochi giorni la cartoleria Ferretti di via della Misericordia a Pontedera compirà un secolo di storia. "Cento anni sono un bel traguardo per un’attività – commenta Stefano Ferretti, nipote del fondatore –. Un negozio messo su da mio nonno Giuseppe e portato avanti dai miei genitori prima e da me poi. Per ricostruire la storia del negozio ho fatto una ricerca alla camera di commercio: è stata fondata l’11 aprile 1925 e vendeva carta e affini. Mio nonno lavorava in una tipografia proprio qui vicino, poi decise di aprire questo negozio, uno dei suoi clienti era la Piaggio".

Una vetrina storica per Pontedera e non solo. Un negozio che ha saputo resistere ai tanti cambiamenti del mercato e che ha visto crescere la città intorno a sé. Nelle foto in bianco e nero la vetrina Ferretti è sempre lì, c’è in uno scatto durante una visita in città del presidente della Repubblica il pontederese Giovanni Gronchi, c’è nei giorni successivi all’alluvione del 1966 con l’ingresso occupato dal fango e dai detriti e c’è adesso che i tablet hanno sostituito per tanti studenti il foglio e la penna.

"È cambiato tutto – racconta Stefano – mio nonno ha vissuto un’epoca dura, il fascismo, la guerra. Poi c’è stata la ricostruzione il boom economico, una crescita per tutti. Adesso con la rivoluzione della tecnologia sono in pochi ad usare ancora l’inchiostro. Un esempio? Un tempo i clienti a cui vendevo le penne li vedevo spesso per l’acquisto delle ricariche, oggi no. La penna è diventata un simbolo, in alcuni casi un oggetto che si regala ancora per occasioni speciali, ma non si utilizza, si mette lì".

Un oggetto che dà anche il nome al negozio, sulla cui entrata campeggia l’insegna "Casa della Penna". Il regalo tipico delle comunioni, delle cresime e delle lauree di centinaia e centinaia di ragazze e ragazzi di Pontedera. Una sorta di certezza nella vita di ogni famiglia della città.

"In molti ci conoscono proprio per le nostre penne – continua – e tanti clienti arrivano anche da fuori Pontedera per questa fama. Qual è il segreto di un’attività aperta da cento anni? Non credo esista una ricetta, abbiamo saputo affrontare i tanti cambiamenti del tempo, mantenendo i rapporti consolidati".

Qual’è il futuro dell’attività cresciuta nel cuore del centro città? "Io sono l’ultimo della famiglia a fare questo mestiere, mio figlio infatti ha preso un’altra strada. Mi piacerebbe però che l’attività potesse proseguire oltre, potesse andare avanti ancora. So che non è facile, perché mi guardo intorno e tante di quelle attività di Pontedera che ho conosciuto da bambino non ci sono più, ma mi auguro che la cartoleria Ferretti possa andare avanti anche dopo di me", conclude il commerciante.