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Disegno realizzato dalla classe 1^ B della Secondaria di primo grado «da Vinci»
CASTELFRANCOSi calcola che nel 2050 la popolazione italiana avrà in media 75 anni e ci saranno più cani che bambini, insomma saremo un Paese di anziani con tanti animali domestici. Questa notizia che abbiamo letto su alcuni siti internet, ci ha abbastanza scosso e abbiamo voluto approfondire l’argomento. Già nel 2023 le nascite italiane hanno toccato l’ennesimo minimo storico: appena 379mila.
Nello stesso anno la popolazione pet in Italia ha sfiorato i 65 milioni e in media, in una casa su quattro, c’è almeno un animale da compagnia. Se dovessimo fare una classifica, verrebbe fuori che il 41,8% possiede un cane, il 37,7% gatti e circa un 12% tra pesci, tartarughe e uccellini. Chi lavora poi, tende ad avere due cani o due gatti per non lasciarli troppo soli. Forse, si preferiscono gli animali ai bambini perché sono meno impegnativi al livello economico e sono ottimi per la compagnia.
Ma può essere questa una valida motivazione per non fare più bambini? E’ vero che i giovani non hanno voglia di prendersi le responsabilità? E che per alcuni la realizzazione personale e le proprie libertà sono più importanti della costruzione di una famiglia? Forse per alcuni sì, ma ad influire su queste scelte sono sicuramente anche la mancanza di servizi, le certezze verso il futuro e una precarietà sempre più invadente.
Ciò che, però, possiamo constatare con una certa contezza è che i nostri pet sono sempre più trattati come bambini e sempre più umanizzati, spesso a loro discapito. Basti pensare che un italiano spende in media 100 euro al mese per i loro animali e dedica da 1 a 3 ore al giorno del suo tempo per accudirlo. Abbiamo scoperto che esiste una sorta di "Gardaland" per i quattro zampe, dove i nostri pet possono giocare in piscina, saltare gli ostacoli e fare fisioterapia.
Secondo una ricerca Ipsos il 79% degli italiani considera il proprio animale domestico un membro della famiglia e, se avere una maggiore consapevolezza che l’animale non è un giocattolo, è sicuramente un aspetto positivo, avere con loro un rapporto simbiotico e umanizzarlo in modo eccessivo, è invece un comportamento sbagliato, che a detta di alcuni veterinari, può addirittura risultare dannoso per gli animali.
Insomma, feste di compleanno, cibi gourmet, scarpette e vestitini vanno bene per gli umani, ma non per i nostri cani, che probabilmente se potessimo intervistarli ci direbbero di lasciarli correre liberi nei prati, giocare con gli altri simili e magari rotolarsi in qualche schifezza. Ma meglio lasciar perdere, ci mancherebbe altro che li facessimo pure parlare!