
I lupi frenano i cinghiali "Meno danni ai campi"
di Carlo Baroni
Dove sono finiti i cinghiali che fino a due anni fa infestavano le campagna, le strada e persino i centri abitati? Il cinghiale si è rivelato essere la preda principale del lupo (occorrenza 49% in media), seguito da caprioli (24%) e bestiame (18%). Ecco perché anche in Valdera E Vadarno (ma la presenza maggiore sarebbe in Valdicecina) la presenza dei cinghiali è fortemente diminuiti. Chi può darci il polso della situazione? Gli agricoltori naturalmente, che con i cinghiali da sempre devono fare i conti. E che per i cinghiali pagano da sempre conti salatissimi in fatto di danni: decine di migliaia di euro per le devastazioni dei cambi seminati. E non solo per quelli. Stefano Berti, responsabile relazioni esterne di Cia Etruria spiega: "E’ evidente che qualcosa è cambiato – dice –. Non che non si veda più un cinghiale, attenzione. Ma se ne vedono molti meno. Mentre si sa, perché ne abbiamo trovato le tracce, che la presenza del lupo è notevolmente aumentata. Io stesso, nella mia azienda, ho trovato un capriolo ucciso e ripulito come solo il lupo sa fare". "La diminuzione dei cinghiali – aggiunge Berti – la dobbiamo, certamente, in parte anche agli abbattimenti. Ma in gran parte, secondo noi, la dobbiamo ai lupi che, ormai è cosa nota e certificata, sono aumentati in maniera esponenziale e creano importanti danni ad un altro settore de nostro comparto: quello dell’allevamento".
L’aumento dei lupi, inoltre, è confermato dalla sequenza di avvistamenti che – anche negli ultimi mesi – si sono registrati in varie località del territorio, con cittadini che ne hanno segnalato la presenza. Talvolta anche nelle vicinanze dei centri abitati. Infatti in Toscana sono sempre più frequenti gli avvistamenti di lupi anche vicino alle aree antropizzate e questo, al netto del già grave problema dei continui attacchi cui è soggetto il bestiame con danno per gli allevatori e ricadute sulla filiera zootecnica e casearia, preoccupa anche i comuni cittadini. Vuoi per l’emergere di segnalazioni di attacchi anche agli animali d’affezione (gatti e cani), vuoi perché il lupo, piaccia o non piaccia è un predatore, e da tale giustamente si comporta. Tnat’è che ha – appunto – inciso sulla presenza dei cinghiali.
Non è facile dire quanti sono i lupi in Toscana attualmente. Il monitoraggio effettuato dalla Regione tra il 2014 e il 2017 ha rilevato circa 110 branchi. Per definire le consistenze parliamo di branchi, non di numero di individui, perché è il branco l’unità stabile della popolazione di lupo. Secondo gli osservatori, tuttavia, questi numeri sono andati aumentando e la crescita è ancora in corso.
pisa