I milioni "pendenti" del project. Attesa per il giudizio d’appello

Il lodo ha riconosciuto al Comune la maggiore responsabilità condannandolo a pagare oltre 9 milioni. Il duello nel 2015 quando il municipio, davanti ancora ad opere non realizzate, revocò le concessione .

I milioni "pendenti" del project. Attesa per il giudizio d’appello

I milioni "pendenti" del project. Attesa per il giudizio d’appello

di Carlo Baroni

SAN MINIATO

La sentenza della corte d’appello potrebbe arrivare, ormai, in piena campagna elettorale. Il caso per San Miniato, è importante e spinoso. Si tratta del project financing, il contratto stipulato il 25 febbraio 2005 tra il Comune di San Miniato e la San Miniato Gestioni srl, e dell’esito del lodo arbitrale che il municipio ha impugnato dinanzi alla corte d’appello di Roma. Quest’ultima, lo ricordiamo, in sede cautelare, aveva accolto i motivi di impugnazione proposti dal Comune attinenti alla liquidazione dell’indennità spettante alla società controparte, per un importo pari a 2.774.962,80 euro.

Il giudizio è in corso per la fase di merito, in cui la Corte valuterà, considerando tutta la documentazione, le ragioni delle parti anche in relazione alle ulteriori decisioni del lodo rispetto alle quali non si è pronunciata. Il lodo, infatti, ha riconosciuto al Comune la maggiore responsabilità tra le due parti in causa, condannandolo a pagare 9 milioni e

700 mila euro alla San Miniato Gestioni srl per i mancati guadagni e le mancate gestioni, oltre liquidare oneri e sanzioni. Il duello è entrato nel vivo nel 2015 quando il Comune – davanti ancora ad opere non realizzate e previste dal contratto – revocò le concessione e avviò le procedure per la risoluzione del contratto per smettere di pagare almeno le 200mila euro di rate annue. Fu in quel momento che la San Miniato Gestioni Srl invocò l’arbitrato che, all’esito dell’istruttoria, ha trovato più responsabilità nel concedente (Comune) – per ritardi nella cessione di aree e edifici e nella realizzazione di espropri – che nel concessionario. Il project, vale la pena ricordarlo, era quella grande operazione che nei primi anni Duemila presentò come finalmente realizzabili grandiose opere che il territorio aspettava da anni come la realizzazione della via Sasso e l’ampliamento del parcheggio della Valle del Cencione. Tutto rimasto lettera morta.

Il municipio ha già pagato la quota immediatamente esecutiva di 7.746.505,53 euro sborsandola in tre rate. "Aspetto importante – dice il sindaco Giglioli – è che ancora i giudici non si sono espressi nel merito. Un pronunciamento che attendiamo da tempo, ma la causa ha subito diversi rinvii e credo che a questi punti si andrà al 2024".