Era chiusa dal 2020, prima a causa del Covid, poi per l’avvio della sperimentazione del progetto “Una scuola al Museo”, che ha visto 15 bambini e bambine della scuola primaria “Collodi” di Ponte a Elsa ospitati per tre anni nelle sale museali a causa della necessità di reperire ulteriori spazi didattici, come previsto dalle norme in vigore durante la pandemia. Ora però, da sabato, l’area archeologica di San Genesio riapre ufficialmente al pubblico. Nel 2023 e anche nel 2024, grazie ad un accordo tra il Comune e il Dipartimento di Civiltà e forme del Sapere dell’Università di Pisa, è stato riordinato e documentato tutto il materiale proveniente dall’area, con un investimento di 5mila euro (per ogni anno), ed è inoltre stata realizzata una mappa tattile del luogo, con la descrizione in braille, in modo da avere un percorso di turismo inclusivo, reso possibile grazie alla collaborazione con il Sistema Museale Valdarno di Sotto.
In estate è ripartita l’intensa campagna di scavo, coordinata dal professor Federico Cantini dell’Università di Pisa. Con oltre 37mila euro di ulteriore investimento sull’area, sono stati poi realizzati interventi per la valorizzazione dei beni culturali immobili, quali l’evidenziazione della cripta e del muro perimetrale, la ripulitura dell’area della necropoli e la ricostruzione delle tombe, oltre alla sistemazione e alla suddivisione dei reperti. Gli interventi di valorizzazione hanno interessato anche l’accessibilità al luogo.
L’anno scorso sono stati infatti riorganizzati i percorsi carrabili e pedonali dell’area, a completamento di un più ampio progetto di valorizzazione che aveva visto già la realizzazione della struttura di copertura dell’area di scavo. Ora prenderanno le visite su prenotazione con partenze, per il periodo invernale, sabato alle 15, e la domenica alle 11 e alle 15. Per le scuole possibilità di visite anche infrasettimanali con in aggiunta due opportunità didattiche. “La riapertura al pubblico dell’Area archeologica di San Genesio e la ripresa delle attività museali e didattiche rappresentano una tappa importantissima del progetto di crescita e promozione culturale del nostro Comune, nel quale la nostra amministrazione crede ed investe, in continuità con quanto fatto nel corso degli anni scorsi", dice l’assessore alla cultura, Matteo Squicciarini.
C. B.