PONTEDERAPrima l’associazione Pro Vita e Famiglia si era schierata contro il progetto del liceo Montale di introdurre la carriera alias nel percorso scolastico. Ovvero la possibilità di modificare il proprio nome anagrafico con quello che ogni persona può decidere di scegliere, anche alla luce di possibili percorsi di transizione e affermazione di genere. Poi l’assessora regionale aveva difeso la scelta della direzione scolastica difendendola come "una scelta di civiltà".
Gioventù Nazionale dice no all’introduzione della carriera alias a scuola: "Questa misura rappresenta un pericoloso esperimento ideologico che rischia di minare il benessere psicologico dei giovani in un’età già complessa e delicata. L’adolescenza è un periodo di profondo sviluppo e trasformazione, caratterizzato da incertezze e cambiamenti psicologici. Numerosi studi internazionali, supportati da autorità sanitarie di paesi come Stati Uniti, Finlandia, Regno Unito, Francia e Norvegia, concordano nel ritenere che la disforia di genere sia, nella maggior parte dei casi, un fenomeno transitorio destinato a risolversi spontaneamente nella tarda adolescenza o nella prima età adulta. La carriera alias rischia di consolidare tali incertezze, anziché aiutare i giovani a superarle".
Sulle scelte della giunta regionale, interviene anche la capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Elena Meini: "Nessuna crociata ideologica ma banalmente una critica per come vengono spesi soldi che potrebbero essere destinati ad altri e più importanti interventi, ad esempio il finanziamento di percorsi personalizzati per alunni con disabilità, come ha fatto, con risorse ben più ingenti, la Regione Lombardia. In Toscana invece si annuncia in pompa magna, e per di più con strumentali polemiche, lo stanziamento di quasi 600mila euro per aiutare i comuni della provincia di Pisa a redigere i bilanci di genere e per finanziare progetti scolastici contro generici stereotipi di genere. Progetti che saremo curiosi di conoscere nel dettaglio, perché l’esperienza ci insegna che a iniziative dedicate ad argomenti di assoluta importanza, come la lotta al bullismo e a ogni forma di discriminazione e violenza, talvolta si accompagnano altre discutibili".