SARAH ESPOSITO
Cronaca

Il cammino dell’Etruria avrà anche una “casa“

Prende forma l’antico tracciato e Lajatico è al lavoro per allestire la foresteria. Il presidente Tani: "Creare altre strutture di accoglienza pellegrina".

di Sarah Esposito

C’è un turismo che si sta facendo spazio in Valdera caratterizzato da un andamento lento, da un profondo rispetto dei luoghi e dalla curiosità di scoprire paesaggi inediti e racconti dimenticati. Si tratta del turismo legato ai cammini che porta con sé anche un’idea alternativa di alloggio e di ospitalità.

"Nell’attesa che gli ultimi tre comuni (su 14) approvino il tracciato del Cammino d’Etruria da Pisa a Volterra – racconta Maurizio Tani presidente dell’associazione Cammino d’Etruria – abbiamo iniziato il lavoro di preparazione dei servizi al pellegrino, con priorità all’ospitalità pellegrina. Guardando alla foresteria della parrocchia di San Niccolò a Casciana Alta, nelle Colline di Lari, come modello, nei giorni scorsi c’è stato un incontro con il sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri e il presidente della locale Pro Loco, Leonardo Paperini, per valutare la possibilità di creare altre strutture di accoglienza pellegrina lungo il Cammino d’Etruria. Grazie a Lajatico che dimostra di aver capito bene lo spirito dell’iniziativa e dimostra concretamente, con i fatti, la volontà di far decollare il prima possibile, e nella maniera giusta, questo progetto costruito dal basso". Di recente a Casciana Alta è nato un primo esperimento in Valdera di ospitalità pellegrina e, parallelamente agli aspetti burocratici che riguardano la definizione del Cammino d’Etruria, l’associazione si sta impegnando affinché possano nascere altri alloggi simili. "Il Comune di Lajatico – spiega Barbafieri – ha la disponibilità di un piccolo ambiente, troppo piccolo per utilizzarlo come foresteria. Nelle prossime settimane lavoreremo per attivare delle convenzioni con soggetti terzi che possano mettere a disposizione dei locali per chi percorre il cammino. Crediamo in questo percorso, abbiamo visto che esperimenti simili, come quello della Francigena, hanno permesso lo sviluppo di un indotto molto importante. Crediamo che sia giusto valorizzare un turismo attento e rispettoso, non invasivo e destagionalizzato".

L’appello per la ricerca di locali adatti a essere adibiti a foresteria è rivolto a privati o a enti religiosi. Tra le prossime mosse dell’associazione, per accelerare i tempi di riconoscimento del cammino, ci sono una serie di iniziative promozionali e una camminata da Crespina a Lari. Una sorta di azione dimostrativa pacifica per scuotere gli unici due Comuni della Valdera che, insieme a Pisa, non hanno ancora approvato il tracciato. Formalità necessarie affinché il cammino possa imporsi come tale a livello regionale ed europeo.