CARLO BARONI
Cronaca

Il campione Ekong e il suo ammiratore. La consegna della maglia in Svezia

Lo stadio da 22mila posti era tutto esaurito: i due sono riusciti a trovarsi "Un gesto di generosità che aiuta ad avvicinare sempre più i giovani allo sport".

La conssegna della maglia nello stadio svedese

La conssegna della maglia nello stadio svedese

Un sogno che si avvera dopo l’incontro di calcio tra Malmo e Sirius, quarta giornata del girone di andata del campionato svedese (Allsvenskan). Lo stadio è stracolmo. Ma il campione e il suo ammiratore si trovano. Qui gioca Emmanuel Ekong, ex giocatore dell’Empoli, che a Gennaio è stato ceduto alla squadra del Malmo, la più titolata, che vinto 24 campionati svedesi, 16 Coppe di Svezia e 2 Supercoppe di Svezia, per un totale di 42 trofei. E veniamo al punto. Christian Fogli, uno studente di 15 anni di San Miniato, che gioca nel Santacroce 2010 – e che è un grande tifoso dell’Empoled aveva avuto la possibilità di conoscere Ekong a settembre – si era recato per Pasqua a trovare la nonna che vive in Svezia, e aveva acquistato i biglietti per andare a vedere giocare Ekong. Il suo desidero era di ricevere la maglia di Ekong. Il babbo ha deciso di fargli una sorpresa e ha scritto a Ekong, se Christian avrebbe potuto riceve la sua maglia. Ekong si è mostrato molto disponibile e ha chiesto che gli mostrassero il cartello così si sarebbe ricordato.

Lo stadio 22mila posti era tutto esaurito, Ekong ha disputato la prima partita come titolare e non si riusciva a trovare il punto di uscita dei giocatori, in quanto erano in corso lavori allo stadio. E’ stato fatto presente a Ekong la difficoltà di raggiungerlo e lui ha risposto di inviargli una foto per vedere dove si trovava, Christian per raggiungerlo e consegnargli la maglia del suo debutto come titolare.

"L’incontro è avvenuto nello store del Malmo – racconta Gabriele Fogli, padre di Christian – che si trova dalla parte opposta dello stadio per la gioia del ragazzo, emozionato per questo incontro, davvero una gradita sorpresa in occasione della Pasqua. Un gesto davvero di grande cortesia e disponibilità, non comuni, da parte del giovane campione svedese, un modo di avvicinare sempre più i giovani allo sport.