CARLO BARONI
Cronaca

Il Cencione e la frana: "Un camminamento per riaprire una parte"

Il sopralluogo di Giani e l’impegno del sindaco Giglioli: "Tempi rapidissimi". Intanto infuria la polemica. I Riformisti: "L’allerta gialla era cosa ben nota". Sotto attacco anche gli altri guai: l’ascensore fermo e l’auditorium fuori uso.

Eugenio Giani sul posto alla presenza anche dell’assessore Marco Greco

Eugenio Giani sul posto alla presenza anche dell’assessore Marco Greco

Ora, il Cencione è la priorità. La città, senza il parcheggio di Fonti alle Fate, è in affanno. Il sindaco prende un impegno preciso: "tempi rapidi per riaprire la parte più lontana, quella non toccata dal movimento franoso". Ma come? "Realizzeremo un camminamento in sicurezza che consenta la fruizione di una porzione dell’area di sosta – dice –. Intanto procederemo con la rimozione della terra residua caduta a valle". I tempi? "Puntiamo alla prossima settimana". Intanto, per ragioni di sicurezza, resta tutto chiuso. Alle auto. E anche ai pedoni. Quello che è successo è al centro di polemiche. Ma soprattutto di preoccupazioni.

"La frana al parcheggio del Cencione è una ferita che colpisce al cuore il centro storico, esprimiamo la più totale vicinanza all’intera cittadinanza e al Comune in un momento così delicato e allo stesso tempo invitiamo l’amministrazione comunale a impegnarsi con tutte le sue forze e con ogni mezzo a disposizione per garantire la sicurezza di cittadini, imprese, ma anche di turisti e visitatori che tra poche settimane torneranno ad affollare la nostra città – dice il presidente di Confcommercio San Miniato Giovanni Mori –. Non è il momento delle polemiche, quello che ci preme, oltre al sacrosanto diritto di vivere e lavorare in un pieno contesto di sicurezza, è che l’intervento venga eseguito tempestivamente per garantire in tempi rapidi la piena fruibilità dell’area". il responsabile territoriale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Favilli aggiunge: "Auspichiamo che dopo i necessari lavori di messa in sicurezza l’area torni pienamente disponibile, è quantomai urgente, anche considerando i lavori di riqualificazione che interesseranno il centro storico e che inevitabilmente impatteranno su viabilità e parcheggi"

Passano all’attacco i Riformisti. "Vogliamo essere chiari: l’amministrazione Giglioli bis ha mostrato ancora una volta la propria inadeguatezza – proseguono i Riformisti –. L’allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico era in corso. Era dunque evidente che quel versante fosse ovviamente più a rischio– l’affondo –. Sarebbe stato estremamente semplice adottare misure preventive: sarebbe stato sufficiente limitare l’accesso all’area del parcheggio e adottare il Piano di Protezione Civile, invece di fare affidamento sulla fortuna. È questa la capacità di governo che l’amministrazione Giglioli offre alla cittadinanza? San Miniato è un territorio fragile, vulnerabile dal punto di vista idrogeologico e idraulico, ma le frane non si risolvono con misure temporanee e simboliche, come l’installazione di semafori o avvisi. Le frane si affrontano con interventi tempestivi e concreti". Le beghe del Cencione sono tante. La più grave è la frana. Ma c’è da fare anche sul resto: un ascensore fermo, e l’auditorium da mettere in sicurezza.

E su questo attacca la Lega: "L’auditorium è fuori uso dal 2023 per infiltrazioni di acqua e criticità varie, perché il Comune non è riuscito a reperire 100 mila euro per effettuare i lavori per rendere agibile l’unica sala pubblica disponibile. Tutto questo lascia perplessi".

Carlo Baroni