ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Il centro buddhista "Ricerca e studi Così a Pomaia inizia un cammino"

Ogni weekend almeno 150 persone si avvicinano alla struttura. Il direttore Valerio Tallarico: "E sta cambiando anche il paese. In molti comprano casa qui per essere vicini al nostro istituto". .

Il centro buddhista "Ricerca e studi Così a Pomaia inizia un cammino"

di Ilenia Pistolesi

Il centro buddista tibetano di Pomaia, il più importante d’Europa, è un viaggio nel lontano Tibet. Qui, nel 2014, è arrivato Sua Santità Il Dalai Lama. Qui, ogni anno, sfilano vip buddisti come Richard Gere. Un centro che attrae non solo, e per ovvie ragioni, chi abbraccia il buddismo, ma anche curiosi e coloro che hanno intenzione di intraprendere un cammino di consapevolezza verso il ‘Dharma’, intriso di pace compassione, meditazione. Ne parla Valerio Tallarico, 30 enne direttore del centro Lama Tzong Khapa.

Direttore, chi sono i viaggiatori spirituali che intrecciano la loro strada con l’istituto?

"Intanto una premessa. Non parlerei di turismo spirituale. L’istituto Lama Tzong Khapa è un centro di studi di buddismo e i suoi due corsi, Basic e Master program sono assimilabili rispettivamente a un corso di laurea triennale e magistrale in buddhismo. Si affrontano anche una serie di cammini rivolti ai neofiti".

Quali sono?

"Mi riferisco a percorsi che attraversano i temi e i valori fondanti del buddhismo, a corsi di ritiro e di meditazione, ma anche studi filosofici del buddhismo in chiave più laica. E, ovviamente, percorsi per chi già ha abbracciato il buddhismo".

Il centro, quindi, come crocevia per credenti e per chi è interessato a conoscere, capire, e magari cambiare sé stesso. L’istituto è visitato da migliaia di persone.

"E’ il centro più grande in Europa per il buddhismo tibetano, quindi si creano flussi continui di persone, nei fine settimana, per i ritiri. Arriviamo a 150 persone ogni week end per seguire i nostri corsi. Poi vi sono ritiri più intensi e più lunghi come durata. In agosto assistiamo a un’intensificazione delle nostre attività, perché il centro viene visitato da curiosi che si avvicinano per capire cosa sia l’istituto. Non ci interessa fare proseliti, siamo aperti a tutti coloro che vogliano capire".

Un istituto presente a Pomaia da più di 40 anni: come si intreccia la placida vita di un piccolo borgo con un centro così importante a livello internazionale?

"Il paese riceve positività della nostra presenza perché vi sono flussi di visite molto alti. E molti buddisti hanno comprato casa a Pomaia per essere vicini all’istituto. Il rapporto fra il centro e Pomaia è molto stretto e di intensa collaborazione, così come con il Comune di Santa Luce".

Il 9 e 10 settembre si terrà all’istituto Lama Tzong Khapa il festival del Tibet: quali saranno gli eventi salienti?

"Siamo giunti alla terza edizione ed è un festival con l’illustrazione del buddhismo tibetano, con una matrice culturale, e con la presenza straordinaria di Jetsun Pema, la sorella di Sua Santità Il Dalai Lama, che presenterà il documentario ‘Amala’, il racconto della sorella minore del Dalai Lama. Le sue lotte, le perdite e i successi che le sono valsi l’appellativo di ‘Amala’, o ‘Madre del Tibet’. Un documentario che sarà presentato al prossimo festival del cinema di Venezia. E ci saranno incontri con i nostri Maestri, meditazioni guidate, approfondimenti sull’arte buddhista tibetana e sul potere di uno stupa, visite guidate. E avremo la preziosa partecipazione di International Campaign of Tibet, il più grande gruppo di sostegno al Tibet".