La città ha un suo albero. Bellissimo. E pieno di grandi significati. E’ in piazza Bonaparte: ed è l’unico; senza questa iniziativa per San Miniato sarebbe stato un Natale senza l’abete. Invece c’è, grazie all’iniziativa del negozio di alimentari che insiste sulla piazza: il negozio di Graziella che è punto di riferimento per tutta la comunità della zona ospedale. L’albero l’hanno voluto loro, ed i bambini della scuola elementare lo hanno addobbato.
Poi c’è un altro aspetto significativo in questa iniziativa. Che l’albero è nella zona della città da sempre esclusa dalle grandi manifestazioni, quella che resta fuori dalla mostra del tartufo, quella che solitamente non ha illuminazioni festive, quella che i cambiamenti sociali intervenuto in particolare negli ultimi vent’anni hanno relegata a zona residenziale. Eppure è un spicchio di città pieno di storia e di tradizione, con i suoi grandi palazzi.
Uno spicchio di città che è epicentro di un’unica importante manifestazione, il Palio di San Rocco con il festival del pensiero popolare che ogni mese di agosto richiama centinaia di persone. Un luogo, lo Scioa, che ha ritrovato anche una interessante vitalità intorno all’oratorio di San Rocco - tappa di moltissimi pellegrini – e, nella zona ospedale, grazie ad un comitato di residenti molto attivo che organizza eventi, mercatini, e da qualche anno si preoccupa anche degli abbellimenti natalizi del quartiere. Quest’anno, appunto, nello Scioa c’è anche l’albero di Natale.