Per la prima volta si potrà visitare la discenderia del Museo delle Miniere di Montecatini Val di Cecina. In questi giorni è arrivato al comune il contributo di 100mila euro dal Gal Etruria relativo al Bando della Misura 7.6.2 per la Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Soldi, che verranno integrati con altri 50mila euro di soldi pubblici, grazie ai quali potrà essere resa accessibile la Discenderia del Museo delle Miniere, mai visitata fino ad ora. Si dovrà mettere in sicurezza la Galleria Santa Maria e la Galleria Costanza che con i loro 239 scalini permetteranno la discesa ai visitatori a -87 metri dalla bocca del pozzo di estrazione.
La miniera di Caporciano è una miniera di rame con origini storiche. Si trova a circa un chilometro dall’abitato di Montecatini Val di Cecina ed è stata attiva dall’epoca etrusca fino agli inizi del 1900, con alcune interruzioni. Durante il XIX secolo l’attività di estrazione del rame ebbe una forte espansione e la miniera di Montecatini Val di Cecina diventò la più grande miniera di rame d’Europa. L’attività mineraria cessò agli inizi del XX secolo. Per la prima volta i visitatori potranno quindi visitare la discenderia che portava nelle viscere della miniera, finora accessibile solo agli speleologi e a visite guidate.
Un ulteriore recupero dopo quello sulle gallerie ottocentesche già ora in parte visitabili, come è accessibile la Torre di Pozzo Alfredo e la chiesa di Santa Barbara. Ad opera compiuta si potrà quindi visitare per la prima volta l’altarino dove si fermavano i minatori a pregare. "Siamo felici di questo contributo che permetterà al museo di diventare con questa opera di messa in sicurezza ulteriormente interessante e suggestivo – ha detto il sindaco Sandro Cerri (nella foto) –. Si tratta di un arricchimento importante per il sito con l’augurio e l’auspicio che possa portare anche ad un aumento di visite. Stiamo già predisponendo l’affidamento della progettazione e dello studio geologico relativo". Adesso il museo è chiuso per le misure anticontagio previste a livello nazionale e la speranza è quella che presto possa riaprire al pubblico. Questa opera verrà realizzata nell’arco di quest’anno con la speranza di completare i lavori per la primavera prossima.
Luca Bongianni