Nelle ore più buie, quando tutto il paese sprofondò nel rumore imballato dalla paura e si lambiccava sui troppi perché di un omicidio tanto cruento e efferato, il sindaco di Castelnuovo Valdicecina Alberto Ferrini chiedeva a squarciagola azioni più robuste per blindare il territorio da contesti di illegalità. Un omicidio, quello del 36enne Elson Kalaveri, che a un anno e un mese di distanza ha portato alla svolta delle indagini con cinque arresti (il basista che ha teso la trappola mortale al 36enne albanese è un cittadino, anch’egli di nazionalità albanese residente a Castelnuovo, e ha operato con i sicari assoldati a Napoli e con il mandante dell’omicidio), e alla definizione di una cornice di sangue che si aggruma nella vendetta di un albanese per il fratello ucciso.
"Il quadro della vicenda ci deve far capire un concetto che è inoppugnabile: non c’è impunità per nessuno - sono le parole del primo cittadino di Castelnuovo Valdicecina - e questo deve valere per ogni situazione". Per il sindaco, l’operazione condotta dai carabinieri che ha portato alle misure cautelari in carcere per i cinque indiziati "è un grande risultato. Mi congratulo con le forze dell’ordine per le operazioni che si sono concluse nelle ore scorse. Non sta a me entrare nel merito delle misure cautelari, né rientra nei miei compiti pronunciare giudizi che spettano alla magistratura. Voglio però esprimere soddisfazione perché circa un anno fa, chiedendo la convocazione urgente del comitato della sicurezza pubblica presso la Prefettura, rappresentai con forza l’esigenza di un’azione mirata e attenta al nostro territorio, nonché un coordinamento tra vari livelli istituzionali e delle forze di polizia. Evidentemente questa azione è stata intrapresa con efficacia e determinazione".
Una strada maestra che, a detta del sindaco, deve continuare a essere battuta con forza per incrementare la sicurezza, anche nei luoghi più marginali. "Parliamo di un omicidio maturato in altri contesti, seppur consumatosi a Sasso Pisano, una quinta estranea ai fatti. Sì, c’è un cittadino residente in zona che è coinvolto e è agli arresti, ma io non commento, poiché i processi si fanno altrove. Detto ciò, pur essendo la nostra un’area marginale, esistono fenomeni legati alla micro criminalità e gli esiti delle indagini danno un segnale forte rispetto all’attenzione al territorio. Ed è questa la via giusta per avere maggiore sicurezza. Ribadisco che la nostra frazione, Sasso Pisano, è stata palcoscenico di un crimine di particolare evidenza, ma l’omicidio si è cementificato in altri contesti. E non sono un giudice, ma un sindaco che tiene alla sicurezza della propria comunità".