FORCOLILa morte di Marco Giannini, il farmacista trentottenne che preparava i farmaci per la cura dei tumori alla farmacia ospedaliera di Livorno, ha suscitato enorme cordoglio e commozione a Forcoli. Qui, nel paese della Valdera nel comune di Palaia, Marco era conosciuto da sempre. Come lo è la sua famiglia. Il padre, Dino, è stato il postino fino a due anni fa, la mamma lavora alla casa di riposo. Il fratello Luca è impegnato nel’associazionismo locale. Marco era un grande sportivo, amava camminare con il suo cane e tutti lo ricordano così. Gentile e premuroso. Attento ai bisogni degli altri.
Mercoledì mattina alle 7 Marco stava andando al lavoro a Livorno. Sulla rampa Livorno Centro della FiPiLi un camion che sopraggiungeva dalla direzione opposta ha perso una lastra di acciaio di 28 tonnellate. Il carico ha sbriciolato il new jersey centrale e ha invaso la corsia opposta proprio nel momento in cui passava la Bmw con Marco alla guida. L’auto del 38enne farmacista è sobbalzata sulla lastra d’acciaio, ha perso aderenza con l’asfalto ed è precipitata di sotto, nel canale che corre lungo lo Scolmatore. Il corpo di Marco è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Ma non c’era più niente da fare. Indagato l’autista del camion. La salma si trova ancora al cimitero dei Lupi a Livorno in attesa delle disposizioni della Procura sull’autopsia. La data del funerale, per questo motivo, non c’è ancora.
Giannini frequentava la palestra My Life di Capannoli che con un post su Facebook lo ricorda: "Le parole non bastano a descrivere il nostro stato d’animo e il pensiero va continuamente a te, agli eventi, al destino... Ci stringiamo forte intorno a Luca, ai tuoi genitori, agli amici e a tutte le persone che ti hanno conosciuto e ti hanno voluto bene. Ogni morte porta con sé un carico di dolore... alcune di esse ne portano molto di più. Non ti dimenticheremo mai".
g.n.