LUCA BONGIANNI
Cronaca

Il dono a un bimbo ipovedente. Opere di Leonardo in 3D per un’esperienza da toccare

Il piccolo sardo ha vinto un concorso del Lions Club che aiuterà a realizzare un’esperienza tattile. La speciale stampa della Gioconda e dell’Uomo Vitruviano erano custodite a Pontedera.

Il dono a un bimbo ipovedente. Opere di Leonardo in 3D  per un’esperienza da toccare

Il dono a un bimbo ipovedente. Opere di Leonardo in 3D per un’esperienza da toccare

Le due statue dedicate a Leonardo da Vinci che nella primavera del 2019 vennero esposte nella saletta Carpi di Pontedera sono pronte a volare in Sardegna, destinazione un paesino nel Campidano, dove abita un bambino ipovedente vincitore di un concorso a premi del Lions Club International. A promuovere questo viaggio in Sardegna dell’Uomo Vitruviano e della Gioconda, che vennero stampate in 3D da un’azienda di Parma in occasione delle celebrazioni pontederesi per il 500esimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, è Paola Maccioni rappresentante dei Lions. In questi giorni porterà lei stessa le due opere in un centro diurno di questo piccolo paesino dove abita il giovanissimo che è stato capace di sorprendere tutti con un testo sulla pace. Il concorso internazionale dei Lions, al quale ogni anno partecipano circa 600.000 studenti con i propri disegni, da qualche anno dà la possibilità anche ai non vedenti di partecipare con dei saggi. Così ha fatto il piccolo ragazzo sardo.

"Ci sarebbe pace se…" comincia il suo elaborato che poi affronta anche temi delicati. "Ci sarebbe pace se i poveri ricevessero più aiuto e se non ci fosse più razzismo, contro nessuno". Parole toccanti che hanno impressionato studenti e relatori. "Questo ragazzo appartiene ad una famiglia rom e la sua situazione non è molto felice, chissà che attraverso queste parole non voglia esprimere un proprio disagio personale" ha detto Maccioni che tra qualche giorno farà questa sorpresa al ragazzo facendogli provare un’esperienza tattile di quelle che sono considerate tra le opere più famose al mondo. "Sarà lui stesso a mostrare ai compagni come avviene una lettura tattile – ha spiegato Maccioni –. È come se fosse una lingua da imparare. Si tratta di un importante messaggio non solo di pace, ma anche di profonda e vera inclusione. Il tatto spesso riesce a trasmettere la verità ancora di più della vista". Anche il sindaco Matteo Franconi ha salutato le opere, che in questi anni erano state conservate in Comune, ringraziando Maccioni per quanto sta facendo.