CARLO BARONI
Cronaca

Il dramma di via Fontine: "A livello giudiziario procedimento congelato"

Benedetto Ceraulo, ancora grave, è assitito dall’avvocato Giuseppe Carvelli

Lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Cisanello a Pisa Benedetto Ceraulo, 63 anni, originario di Caltanisetta. La prognosi resta riservata. Ceraulo – che nel 1995 uccise Maurizio Gucci – dopo aver ferito il figlio con due colpi di pistola, martedì della scorsa settimana, puntò l’arma verso di sè nel tentativo di togliersi la vita. Per lui l’accusa è di tentato omicidio. Il movente? Un graffio sulla carrozzeria della macchina pare essere stato il motivo che ha scatenato di nuovo la furia omicida dell’uomo.

Lo assiste l’avvocato penalista pisano Giuseppe Carvelli. Il procedimentio giudiziario nei suoi confronti – al momento – è congelato, proprio per le sue condizioni di salute e per la sua incapacità di potervi prendere parte. Lo conferma il legale, precisando che tutto questo è stato rappresentato al giudice per le indagini preliminari in sede di udienza di convalida dell’arresto. L’uomo è piantonato in ospedale. Ma – proprio per il suo attuale stato di salute – non è stata disposta nessuna misura cautelare. Le indagini sul dramma che si è consumato in via Fontine sono ancora in corso. A livello giudiziario il percorso, invece – riferisce il legale – "dipenderà dall’evolversi del quadro clinico" del 63enne che, per il delitto Gucci, fu condannato all’ergastolo il 3 novembre del 1998: poi nel 2000 la pena fu ridotta in appello a 28 anni, 11 mesi e 20 giorni. Pena che sarebbe dovuta terminare il prossimo anno, ma che venne ridotta per la buona condotta. Tant’è Ceraulo è potuto tornare in libertà. Prima di prendere casa in affitto in via Fontine – dov’è accaduto il fatto – Benedetto Ceraulo abitava ad Acciaiolo di Fauglia. Anche qui coltivava le viti e faceva il vino. Martedì scorso Ceraulo fu trovato riverso per terra, vicino alla sua Dacia Daster bianca. Il figlio Gaetano – come ha reso noto lui stesso con un post – ha già subito "un intervento per la ricostruzione di una piccola parte del viso". Ma potrebbero essere necessari altri interventi "per la rimozione del corpo estraneo che è ancora lì, in un punto particolare".

Carlo Baroni