di Carlo Baroni
SANTA MARIA A MONTE
Il fuoco non lascia l’estate 2023 che, se pur finita da calendario, prosegue con una conformazione climatica davanti alla quale, anche nei giorni scorsi, era ritenuta alta l’allerta incendi con particolari raccomandazioni a prestare attenzione. E un rogo, proprio ieri, è divampato a Santa Maria a Monte in una zona boschiva fra Montecalvoli e Ponticelli, sulla via Lungomonte, tanto da richiedere l’intervento di due elicotteri, vigili del fuoco, e 10 squadre del sistema antincendio boschivo della Regione. Le colonne di fumo sono state, nella fase acuta dell’incendio, visibili anche a lunga distanza. Il fuoco – l’allarme è scattato poco prima delle 14 –, alimentato dal vento, si propagava rapidamente ed è stato importante l’intervento dei mezzi aerei per sedare le fiamme pescando acqua in un canale vicino. "Non ci sono stati fortunatamente problemi per le abitazioni – spiega il sindaco Manuela Del Grande –. La macchina operativa è stata molto tempestiva ed efficacie e, nel pomeriggio, ogni pericolo era già scongiurato per le misure messe in atto in difesa delle case e delle infrastrutture presenti". Nonostante il fronte boschivo su cui il rogo si stava sviluppando fosse vasto, circa un chilometro, interessando vari ettari di terreno.
Riguardo le cause si apprende, sembra tutto sia originato da un abbruciamento che era sembrato completamente spento all’autore, e invece era ancora in grado di innescare fuoco. Sul posto polizia municipale e carabinieri. "La causa pare sia un abbruciamento fatto da un cittadino. Non doveva assolutamnente accendere fuoco , visti i dieviti in vigore – prosegue il sindaco –. Lui sicuramente non si è accordo che c’era ancora fuoco. Ma purtroppo si è propagato un vasto incendio". I focolai saranno presidiati anche per la notte. Martedì scorso un vasto incendio era scoppiato in via Ranci a San Miniato: il rogo della vegetazione aveva interessato una grande oliveta. Anche in quel caso è stato necessario un vasto dispiegamento di forze con uomini di Castelfranco e volontari dei vigili del fuoco di Ponsacco e San Miniato.
Domenica scorsa il fuoco fece tremare Buti dopo essersi sviluppato dal bosco di Quadonica, un’area appena fuori dall’abitato di Buti, con il vento di mare che per ore fu un autentico carburante per le fiamme su un’area boschiva di circa 15 ettari. Gli alberi, la vegetazione secca e le forti raffiche resero particolarmente difficili le operazioni di spegnimento nelle prime ore. Dall’alto quattro elicotteri e due Canadair scaricarono centinaia di migliaia di litri d’acqua mentre a terra operavano squadre dei vigili del fuoco e volontari. Un incendio, quello di Buti, per il quale è stato denunciato un 34enne che aveva violato il divieto di abbruciamenti dando fuoco ad alcuni residui vegetali per smaltirli.