Il processo di liquidazione della società patrimoniale Terme di Casciana riparte. Dovrebbero dunque essere state superate – al momento e almeno sulla carta –, le difficoltà che ad un passo dalla sua conclusione avevano finito per mettere in seria discussione il buon esito della procedura avviata ormai molti molti mesi fa. Le difficoltà incontrate, ormai l’ultimo ostacolo da superare prima di poter procedere allo scioglimento della società per azioni ed arrivare al tanto atteso scambio di quote con azioni tra i due enti pubblici che detengono il capitale delle Terme, ovvero la Regione Toscana e il Comune di Casciana Terme Lari, scambio che potrà forse portare maggiore chiarezza e autonomia nella gestione dello stabilimento termale che competerà a scambio avvenuto esclusivamente al Comune di Casciana Terme, sono rappresentate dai mutui attualmente ancora accesi e che secondo le recenti disposizioni emanate in materia di società partecipate pubbliche dovranno essere estinti o comunque non essere più presenti tra le voci dello stato patrimoniale delle società in liquidazione.
Ciò significa che i due soci dovranno in qualche modo e in tempi abbastanza stretti recuperare circa 1milione e 800mila euro; a tanto ammontano i debiti residui per mutui ipotecari. Qual è la via d’uscita individuata nel corso dell’ultima assemblea dei soci celebrata solo pochi giorni fa? La messa in vendita di due degli immobili che compongono il patrimonio della società Terme di Casciana: palazzo Poggi, che si affaccia sulla centralissima piazza Garibaldi ed è da sempre la sede storica delle Terme di Casciana, il cui valore è stimato poco sotto il milione di euro, e Villa Borri, il centro benessere il cui valore è stimato in 2 milioni e 200mila euro.
La procedura di messa in vendita è stata lanciata lo scorso 28 novembre, la scadenza per la presentazione delle offerte di acquisto è fissata al 27 dicembre. Mentre il bando per l’acquisto di palazzo Poggi è riservato ad enti o soggetti pubblici quello per Villa Borri è invece aperto a tutti. Di fatto, se tutto andrà secondo programma, sarà per certo lo stesso Comune di Casciana Terme a versare il milione per l’acquisto dello storico palazzo. Qualche dubbio in più al contrario per la vendita di Villa Borri. Qualora non si dovesse raggiungere la sua vendita è già pronto tuttavia un piano b. Piano b che è ancora in fase di definizione, ma che dovrebbe, secondo indiscrezioni, portare ancora il Comune di Casciana ad accollarsi il mutuo residuo ricevendo in cambio dalla Regione Toscana una maggiore valutazione della sua parte di proprietà della società per azioni. Dell’intero panorama e dell’intera prospettiva il sindaco ha parlato alla cittadinanza nel corso del consiglio comunale aperto di martedì sera nel Salone delle Terme.