CARLO BARONI
Cronaca

Il Marconi a corto di aule: "Quali sono le soluzioni"

Il Gruppo misto ha presentato un’interpellanza al sindaco e alla giunta. Guazzini chiede di sapere modi e tempi certi di realizzazione del progetto.

Il Gruppo misto ha presentato un’interpellanza al sindaco e alla giunta. Guazzini chiede di sapere modi e tempi certi di realizzazione del progetto.

Il Gruppo misto ha presentato un’interpellanza al sindaco e alla giunta. Guazzini chiede di sapere modi e tempi certi di realizzazione del progetto.

Soluzione vicina, ha detto il sindaco Simone Giglioli per il liceo Marconi a la Scala che scoppia ed è a corto di aule. Intanto il Gruppo Misto ha presentato un’interpellanza e chiede chiarezza. In particolare "se si stia lavorando per ricercare eventuali diverse soluzioni d’emergenza, ed eventualmente quali, in quali modi e in quali tempi, e con quali forme di coinvolgimento del consiglio comunale e delle sue commissioni competenti". Comune e Provincia da mesi e mesi stanno lavorando per realizzare le aule nell’immobile ex Consorzio di Bonifica per il quale il primo cittadino ha confermato che le parti "sono alla fase del contratto". Manola Guazzini chiede comunque al sindaco aggiornamenti "sollecitando l’amministrazione provinciale all’acquisizione della sede e dei locali adiacenti e all’adozione di un progetto di riconversione complessivo, da realizzare per tappe che possano anche consentire la soluzione di problemi d’emergenza".

Giglioli ha annunciato che, appena i locali saranno a disposizione, i lavori saranno fatti subito nel tentativo di essere pronti per la campanella di settembre. Il Liceo Marconi, attualmente collocato nella sede (provvisoria, ma con ogni evidenza di lunghissimo periodo) de La Scala, ha avuto 168 nuove iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026 a fronte dell’uscita prevista di 120 alunni delle classi quinte. L’incremento delle iscrizioni, che conferma un trend di crescita in atto da tempo e testimonia il riconoscimento da parte di studenti e famiglie della qualità dell’offerta formativa dei vari indirizzi dell’istituto, "rende sempre più insostenibile la soluzione, adottata per quest’anno, di ruotare alcune classi per garantire il diritto alla frequenza", rileva Guazzini. "Negli anni sono state prospettate dalla Provincia varie soluzioni, tra cui la più realistica prevedeva la concessione in locazione di una parte dell’edificio adiacente la sede dell’istituto scolastico per ospitarvi cinque nuove classi, ma – ricorda – nonostante i necessari controlli tecnici avessero stabilito l’idoneità di questi spazi, l’ipotesi non si è concretizzata a causa di continui rinvii". Secondo Guazzini l’attuale situazione del liceo "frena le prospettive di sviluppo di un progetto didattico di grande valore e rilevanza".

C. B.