REDAZIONE PONTEDERA

"Il massaggio nel centro lo pagai 200 euro"

Carezze hot tra oli essenziali e tecniche tantra: nel processo per favoreggiamento della prostituzione sfilano in aula i clienti-testimoni

PONSACCO

di Carlo Baroni

Il passaparola dei clienti che si erano trovati bene, all’insaputa di mogli e fidanzate, il sito Internet, le novità messe in line. Tutto portava clienti al centro benessere. Che per l’accusa era un centro massaggi hard dove si passava velocemente dagli olii essenziali agli atti sessuali. E quei clienti, tanti, da mesi sfilano in tribunale a Pisa, davanti i giudici del collegio per essere sentiti dal pubblico ministero Flavia Alemi che vuol provare, appunto, che le ragazze addette al servizio si prostituivano e che la titolare è responsabile di favoreggiamento della prostituzione.

Volti, almeno all’inizio, imbarazzatissimi, quando si siedono sul banco dei testimoni: impiegati insospettabili, padri di famiglia, che devono raccontare cosa chiedevano a quelle ragazze, quali massaggi si facevano fare, quant’era il costo della prestazioni e se sapevano, fin dall’inizio, che andavano incontro ad un massaggio in una zona particolare del corpo. "Io chiesi un massaggio Tantra, total body – ha detto uno di clienti sentiti ieri mattina –. Un massaggio lungo, quindi. Non ricordo quanto pagai, 250 euro, forse 200 euro. Ma non era detto che dovesse culminare con qualcosa di sessuale. Però ci stava". Appunto ci stava. Tanto che per molti di loro, è emerso, dopo il trattamento con olio su tutto il corpo c’era il "finalino" nelle parti intime. Poi ci sarebbero state anche le novità, promosse sul sito, che non erano prodotti di ultima generazione, creme speciali, ma ragazze. I nuovi arrivi. A giudizio c’è Maria Luisa Valdiserra 55 anni, originaria di Pontedera, difesa dall’avvocato penalista pisano Andrea Di Giuliomaria che è accusata di favoreggiamento della prostituzione: secondo le indagini, nel suo locale le cose sarebbero andate oltre la semplice cura del corpo.

Il pm Flavia Alemi ha chiesto di

portare in aula una trentina di clienti del centro massaggi per confermare i rapporti sessuali dietro compenso. Le ragazze coinvolte nell’attività erano sia italiane che straniere. Ai poliziotti del Commissariato di Pontedera – che hanno portato avanti tutta l’indagine – era bastato “agganciare” alcuni frequentatori del centro massaggi per capire il vero business con clienti che arrivavano non soltanto dalla Valdera, ma anche da Pisa e dintorni. L’udienza è stata aggiornata alle prossime settimane. Ci sono ancora alcuni testimoni da sentire. Poi il primo grado di giudizio arriverà a sentenza.