
Il volantino della mostra di Soiana
La Seconda guerra mondiale, iniziata nel 1939 dalla Germania e conclusa con le atomiche americane in Giappone. In Italia però era finita prima di quel tragico agosto, non a caso il 25 Aprile è la Festa della Liberazione. Solo che gli americani non hanno cacciato i tedeschi in un colpo solo: la liberazione è avvenuta a poco a poco, passando anche per l’Alta Valdera.
I nostri insegnanti hanno deciso di farci visitare una mostra organizzata a Soiana. Il 25 gennaio ci siamo recati in paese dove un signore ci ha accolto in un ampio locale con tantissime foto appese ai muri. Era Marco Veronesi, presidente dell’associazione Idee e del gruppo giovani "Soiana". Nella mostra erano raccolti non solo foto, ma anche una grande varietà di oggetti d’epoca.
Le foto non erano solamente di soldati, ma anche di momenti della vita quotidiana: raccolto nei campi, festività religiose, scolaresche, adunate del cosiddetto sabato fascista. Un video riportava una serie di interviste a compaesani che, da bambini, avevano vissuto l’arrivo della guerra in Valdera, nell’estate del 1944: veramente toccante, poiché ci ha fatto capire le atrocità che un conflitto armato può causare.
È stata sicuramente una bella esperienza perché abbiamo compreso come la Seconda guerra mondiale abbia stravolto la vita di chi l’ha vissuta. Stavolta però non è un libro che lo dice: sono persone che conosciamo fin dall’infanzia. Ricordiamo, per non commettere di nuovo un errore così grave.