REDAZIONE PONTEDERA

Il pasticcere di ritorno. Lorenzo Duranti lascia Roma e sceglie Orentano

Lorenzo Duranti, nipote di pasticceri, lascia Roma per aprire una pasticceria a Orentano, sua città natale. La sua pasticceria, che unisce tradizione e modernità, sta incontrando i favori della clientela.

Il pasticcere di ritorno. Lorenzo Duranti lascia Roma e sceglie Orentano

ORENTANO

Il pasticcere di ritorno. Figlio di una delle tante famiglie che tra gli anni Cinquanta e Sessanta scelsero la capitale per aprire pasticcerie diventate rinomatissime, Lorenzo Duranti ha deciso di intraprendere la strada a ritroso. Lui che a Orentano ha sempre trascorso le vacanze estive, il Natale e la Pasqua, ha lasciato Roma dove è nato, ha frequentato le scuole fino al liceo e all’Accademia italiana chef per aprire a Orentano la sua pasticceria.

Una storia, quella di Lorenzo, sicuramente controcorrente. Ma le radici non tradiscono mai e la sua pasticceria, a una settimana dall’apertura (l’inaugurazione c’è stata sabato scorso) sta incontrando i favori della clientela non solo di Orentano, ma anche di Bientina, Altopascio, Porcari e l’intera zona circostante e ha già bisogno di una persona in più. Lorenzo è nipote di pasticceri. I nonni Giovacchino Duranti e Marina Banti emigrarono a Roma dove aprirono una pasticceria.

"A Roma ci sono ancora tre pasticcerie Duranti che portano avanti la tradizione orentanese – racconta Lorenzo – Nonni, zii, cugini sono stati e sono tutti pasticceri. I miei genitori, Claudio e Patrizia no, hanno preso altre strade. Questo paese l’ho sempre avuto nel cuore. Quando ho frequentato l’Accademia italiana chef ho immaginato subito di aprire un’attività a Orentano dove la pasticceria fresca è una tradizione, ma dove da anni non vi sono più attività di questo genere. Amo questo lavoro, amo questo paese, e visto che adesso quello che c’è a Roma viene da Orentano io l’ho voluto riportare a Orentano".

Lorenzo è supportato dalla compagna Martina – insieme hanno una splendida bimba di nove mesi che si chiama Margherita – e dai genitori. "La mia pasticceria affonda le radici nella tradizione con un’occhio alla modernità e all’eleganza – conclude Lorenzo – E la mia passione sono i bigné".

gabriele nuti