Il Pd secondo Macelloni: "Energie e combattività incanaliamole sui territori"

Il sindaco di Peccioli commenta l’intervista rilasciata a La Nazione dall’assessora regionale Nardini: "Il dibattito è un conto, ma senza le regole non c’è partito".

Il Pd secondo Macelloni: "Energie e combattività incanaliamole sui territori"

Il Pd secondo Macelloni: "Energie e combattività incanaliamole sui territori"

di Paola Zerboni

PECCIOLI

"Le parole di Alessandra Nardini? Ho letto attentamente l’intervista uscita su La Nazione. Apprezzo la combattività della nostra assessora regionale, mi ispira simpatia. Ma sinceramente preferirei che tutta questa energia venisse canalizzata sui progetti che partono dai territori, e che sanno parlare alla politica con la P maiuscola". Rieletto sindaco di Peccioli per il terzo mandato consecutivo (ma è il suo settimo, stavolta senza rivali), dal 2022 rientrato nella segreteria provinciale Pd, Renzo Macelloni prova a disinnescare la reazione a catena di quella ‘fissione nucleare’ tra le due anime dei dem pisani che, dopo il voto delle europee e comunali, rischia di disintegrare il partito proprio mentre inizia a dar qulche segnale di ripresa.

Sindaco, l’assessora Nardini non le manda a dire...

"Sì, ho visto. Ma non so se sia proprio il caso di andare sui giornali, e fare un attacco ad un dirigente del tuo partito. C’è il rischio che una parte di persone, l’opinione pubblica, non capisca questo atteggiamento".

I panni sporchi si lavano in famiglia, insomma...

"Sicuramente c’è un dibattito da fare e sul piano locale ormai da tanti anni stiamo dimostrando di avere qualche difficoltà. Questo riguarda tutti. Non so francamente chi può autoproclamarsi risorsa e chi è parte del problema o tutti e due. Certo, in tanti anni, guerre puniche di questo livello, non si sono mai viste".

Colpa del ‘renzismo’, come dice la Nardini?

"Mi convince poco questo richiamo a Renzi, che fa Alessandra. È stato un gran leader. Ha fatto grandi cose e anche grandi errori. Ma forse l’assessora dimentica che se non ci fosse stato Renzi, a portare elementi di grande novità, non avremmo avuto neanche Elly Schlein. E mi convince poco anche un dibattito identitario che guarda solo indietro, sono poco attatto da affermazioni come ‘dobbiamo stare più asinistra’, contro ‘dobbiamo stare più al centro’. La politica deve partire dalle visioni strategiche e dai territori".

Come Peccioli..

"Beh, ad Alessandra dico questo: siccome sei assessore regionale del mio partito e quattro anni fa, convintamente, ti ho dato il voto, mettiamoci ora convintamente a ragionare su un progetto strategico per il nostro territorio, Linking Valdera. Portiamolo avanti e sosteniamolo in tutte le sedi. Lavorare per il territorio, questa è la politica che si misura con i problemi. Uno dei temi importanti, oggi, è che manca una vera politica di area. Si parli di questo, nelle sedi che contano. E l’assessora Nardini, in Regione, può farlo".

E quanto al caso Capannoli?

"Mi rimane difficile capire come chi ha fatto carriera con il partito sia poi il primo o la prima a non rispettare le regole che il partito si dà. Senza regole non c’è neanche il partito A volte le regole danno indirizzi sbagliati, capita, ne so qualcosa. Ma un conto è il dibattito politico, un conto è il rispetto delle regole. E lo dice uno che lo può dire a ragion veduta".