C’è un data, metà aprile. Un mese, dunque, per trovare la soluzione che consenta all’ufficio del giudice di pace di restare in città e nel Comprensorio del Cuoio. Ad oggi nessun accordo è stato trovato fra i Comuni della zona. Lo conferma il sindaco Simone Giglioli che ammette: "Resto fiducioso che, alla fine, riusciremo a trovare la quadra per far in modo che il presidio di giustizia resti a San Miniato – spiega il primo cittadino –: il tempo corre e non abbiamo, comunque, più molto tempo. Anche l’ordine degli avvocati, si sta muovendo, il presidente ci ha comunicato che incontrerà tutti i sindaci della zona". Il rebus è in mano, sostanzialmente, a due Comuni. Quello di San Miniato e quello di Santa Croce che, fino ad oggi, si sono divisi l’onore del personale necessario per mandare avanti la struttura di piazza Bonaparte. Servono due dipendenti distaccati dalle rispettive amministrazioni. Giglioli ha già annunciato che sostituirà l’unità che va in pensione.
C. B.