"Il rio Conella è in abbandono e i cattivi odori rendono tutto invivibile"

Il comitato di Acciaiolo denuncia il grave abbandono del rio Conella a Fauglia, con scarichi a cielo aperto e vegetazione incontrollata. Le autorità sono chiamate all'azione dopo precedenti esondazioni e inadempienze.

"Il rio Conella è in abbandono e i cattivi odori rendono tutto invivibile"

Il comitato torna a dare voce ai cittadini per il disagio che stanno subendo per lo stato in cui versa il rio Conella

Il comitato per la salvaguardia e lo sviluppo di Acciaiolo, frazione di Fauglia, guidato da Lucia Tocci, torna alla carica: "Il rio Conella è in completo abbandono, la vegetazione è al livello di foresta, i lavori che dovevano esere fatti sono rimasti un sogno e qui non si vive". Ma perchè? "Nel rio finiscono scarichi a cielo aperto, non viene ricavato da anni, inoltre arbusti e piante non fanno defluire le acque e qui non si vive per i cattivi odori, siamo costretti a chiudere le finestre". Con il caldo torrido e la secca tutto prende una dimensione ancora più insopportabile stando ai cittadini. "Non abbiamo risposte dal Comune – aggiunge Tocci -, il Consorzio di Bonifica avrebbe dovuto fare a giugno l’intervento che poi ci avveno detto che sarebbero slitati un pochino a causa delle precedenti piogge. Oggi siamo, di fatto, ad agosto e non è stato fatto alcunchè. Qui, il disagio e grande e quanto abbiamo documentato con le foto racconta il livello di abbandono di questo corso d’acqua". Da ricordare, poi, che il Comitato per la salvaguardia e lo sviluppo di Acciaiolo, frazione di Fauglia, che la sera e la notte del 2 novembre scorso è finita sotto mezzo metro d’acqua a causa dell’esondazione del torrente Conella, ha presentato da tempo un esposto denuncia – tramite l’avvocato Federico D’Anniballe – per chiedere che "le autorità accertino le responsabilità di quanto accaduto, se ve ne sono, affinché chi di dovere sia portato a intervenire con urgenza". Anche in ragione del fatto che il Comitato ha più volte evidenziato le criticità del Conella, che nel 1993 straripò arrecando ingenti danni. L’ultimo esposto, a Comune, Bonifica, Regione, Asl e Arpat, veniva segnalata la presenza di scarichi di acque nere, frane sulle sponde e folta vegetazione con la richiesta di provvedere alla pulizia per scongiurare problemi in caso di piene. Il quadro, per il comitato, è ancora questo.

C. B.