REDAZIONE PONTEDERA

Il ritorno alla normalità tra fango e molti danni

Il ritorno alla normalità tra fango e molti danni

Un ritorno alla normalità faticoso e con tante famiglie che hanno riportato danni ingenti. Soprattutto nei territori più colpiti. Come Calcinaia. Dove il sindaco Cristiano Alderigi avverte: "Non appena saranno disponibili indicazioni in merito alla procedura per il censimento dei danni causati dagli eventi meteorologici dei giorni scorsi, saranno prontamente comunicate alla cittadinanza mediante i canali istituzionali del Comune – dice –. Invitiamo, nel frattempo, coloro che hanno subito danni a conservare la documentazione fotografica inerente".

Sono stati giorni afticosi e complessi anche a Casciana Terme Lari: "Tutte le forze del Comune sono state ininterrottamente e completamente dedicate al superamento di questa emergenza – ha spiegato il sindaco Mirko terreni –.. Adesso la situazione è stabile ma il lavoro non è finito e alcuni interventi sono ancora in corso: permangono alcune strade da ripristinare completamente e alcune criticità sulla rete elettrica per le quali Enel è a lavoro". "Mi sento di ringraziare veramente tanto i volontari e le volontarie delle nostre associazioni di Protezione Civile che si sono da subito messe a disposizione e rappresentano uno straordinario supporto per il superamento di questa emergenza senza le quali veramente sarebbe stato impossibile fronteggiarla e dare risposta efficace ai bisogni della cittadinanza – aggiunge il primo cittadino –. A tutti coloro che hanno avuto danni abbiamo cercato di stare accanto e continueremo a farlo, cercando di farlo meglio".

Come primo ritorno alla normalità lunedì hanno ripaerto le scuole, cimiteri e impianti sportivi (con l’eccezione della palestra di Lari). A Ponsacco l’amministrazione comunica che di è stata allestita una zona, davanti al centro di raccolta su viale Europa a Ponsacco, adibita al deposito del materiale alluvionato da buttare via. Chiunque avesse ancora dei rifiuti derivanti da allagamenti può portarli lì".

Carlo Baroni