Il sindaco con il tatuaggio nazista. Mini: "Macché, è un inno a Dio"

Il Pd e le opposizioni insorgono: "La nostra storia non può essere oltraggiata da un primo cittadino così"

Il sindaco con il tatuaggio nazista. Mini: "Macché, è un inno a Dio"

Il sindaco con il tatuaggio nazista. Mini: "Macché, è un inno a Dio"

CASTELFRANCO

Quindici giorni fa Fabio Mini indossava per la prima volta la fascia tricolore di sindaco di Castelfranco. Il tatuaggio sull’avambraccio sinistro Gott mit uns (Dio è con noi), motto nazista, era coperto dalle maniche della giacca. Così come sono rimasti nell’oblio per tutta la campagna elettorale e anche dopo i suoi post di alcuni anni fa su Facebook con esplicite rimembranze nazifasciste o il rifiuto di festeggiare il 25 Aprile, fino al "Boia chi molla". L’opposizione di centrosinistra dice apertamente che "l’immagine di Castelfranco non può e non deve essere associata a quella del neo-sindaco Fabio Mini".

Gli alleati del sindaco Mini – Forza Italia con Pino Calò e la Lega con Monica Ghiribelli – non commentano e si rimettono alle dichiarazioni dello stesso Mini che dice: "I miei post del 2017 e 2018 erano provocazioni verso la sinistra che quando non sa cosa dire grida allo scandalo della storia passata". "La legittimazione democratica mi è stata data dai cittadini – aggiunge Mini – Faccio parte di Fratelli d’Italia e ho piena consapevolezza dei valori democratici del partito, valori che condivido e in cui mi riconosco. Sono contro ogni totalitarismo, razzismo, antisemitismo e limitazione della libertà. Il tatuaggio è un inno a Dio. È il motto dei medici che curavano i cavalieri cristiani durante le crociate. La mia preoccupazione è solo servire con onore e nel migliore di modi i cittadini che mi hanno eletto sindaco".

"La storia di Castelfranco non può essere oltraggiata da un sindaco di questo genere, un pericolo anche per il futuro della nostra comunità – scrive l’opposizione Castelfranco Unita (Pd, Azione, Repubblicani, Socialisti e Verdi Sinistra) – Molti cittadini ed elettori che hanno dato fiducia a Fabio Mini si renderanno conto di quello che noi abbiamo sempre saputo ovvero che si tratta di un esponente di estrema destra che strizza l’occhio al nazifascismo. Il 25 Aprile eravamo tutti in piazza Remo Bertoncini. Tutti tranne Fabio Mini e quella che è diventata la nuova amministrazione comunale". Il segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi: "La Toscana è terra di antifascismo, preoccupa il silenzio di FdI, partito a cui è iscritto Mini".

Silvia Valori dell’opposizione civica Per Castelfranco parla di candidatura, quella di Mini, "imposta, sbrigativa e che che pochissimi condividevano" e i "metodi prevaricatori e denigratori di Mini in campagna elettorale quando ha definito la mia lista imbarazzante". "Ora, di imbarazzante – conclude Valori – c’è la situazione che ha creato Mini per l’intera comunità".

gabriele nuti