di Ilenia Pistolesi
Una campagna di ricerca che torna a sondare le meraviglie della necropoli delle Colombaie: l’università di Pisa scende di nuovo in campo nel sito archeologico che quest’anno compie 100 anni dalla scoperta della prima sepoltura a tumulo. In questo fazzoletto di terra adagiato a Sud, si spalanca una storia lunga un millennio. Una ricerca sostenuta con il contributo di Comune, UniPi e Fondazione Crv., in collaborazione con la soprintendenza.
"Gli scavi si stanno concentrando sulla terza tomba a tumulo, anch’essa monumentale e di grandi proporzioni - spiega la direttrice scientifica dello scavo Lisa Rosselli - e abbiamo la certezza quasi chirurgica che si tratti di una sepoltura arcaica. La necropoli copre un arco cronologico significativo per la Volterra etrusca, perché è in quell’età di mezzo fra le tombe villanoviane e quelle ipogee di età ellenistica. Il sito testimonia quanto pensavamo, ma svela ben oltre".
Ovvero? "L’area racchiude quasi un millennio di storia, dall’epoca tardo villanoviana all’era tardo-romana. Il sito schiude infatti la presenza di materiali ceramici precedenti ai tumuli che indicano un contesto domestico, testimonianza del fatto che l’area, prima di divenire un cimitero per persone di alto lignaggio, visti i corredi ritrovati, fosse abitata in epoca ancor più remota. Ed è interessante come, a distanza di secoli, si ritrovino poi tombe a fossa di epoca tardo romana sul margine occidentale. Ne abbiamo trovate 15 senza corredo, due proprio in questa campagna di scavi. E abbiamo la datazione certa con gli esami al radio carbonio". Il 15 settembre, in occasione delle Giornate degli Etruschi, la necropoli sarà protagonista insieme al museo Guarnacci, con la previsione dell’apertura al pubblico del sito archeologico. E già bolle in pentola l’idea di una mostra al museo etrusco per esporre gli incredibili corredi funerari in ferro e bronzo rinvenuti nella necropoli.
"Questo sito riveste un’importanza eccezionale per la storia della città - riprende Rosselli - testimonia un arco temporale a livello funerario, con tombe a tumulo di grosse dimensioni mai rinvenute a Volterra. Inoltre è stato un sito che era insediamento abitativo prima dell’epoca etrusca e che è stato ‘sfruttato’ come cimitero in epoca tardo romana. L’obiettivo,insieme all’amministrazione comunale, è creare un nuovo circuito culturale, una volta che il sito sarà messo in sicurezza e restaurato. Un percorso dalle terme romane alla necropoli delle Colombaie, che arriva alle Mura di Santa Chiara e sino alla Badia".