CARLO BARONI;
Cronaca

Impianto da 53 milioni. Sorgerà ad Acciaiolo: "Accumulerà energia". La popolazione insorge

Il sindaco: "Ci è piovuto sulla testa, autorizzato dal Ministero". Nasce il comitato: "Si sacrifica una fetta enormedi paesaggio toscano". Il terreno dove nascerà è stato acquistato da un privato.

Impianto da 53 milioni. Sorgerà ad Acciaiolo: "Accumulerà energia". La popolazione insorge

di Carlo Baroni

FAUGLIA

I cittadini residenti della zona (siamo in via Postignano) parlano già di "mostro" in arrivo sulle colline pisane. Perché temono che il mega impianto sarà impattante. Gli stessi numeri sono importanti: un sistema di accumulo di energia costituito da container che, in questo caso, sono 56 e contengono enormi batterie. Ma di cosa si tratta? Tecnicamente, si apprende, è un impianto di accumulo elettrochimico da 50 Mw da ubicarsi nel Comune di Fauglia denominato "Bess Acciaiolo" per l’erogazione di servizi necessari alla Rete di trasmissione nazionale.

I residenti sono sul piede di guerra e stanno organizzando un comitato per battersi in tutte le sedi contro questa realizzazione. E il Comune? Il sindaco Alberto Lenzi dice: "Abbiamo saputo di tutto un a manciata di giorni fa – spiega – e abbiamo subito informato i cittadini. Questa è un’operazione che ci è passata letteralmente sopra la testa e sulla quale, appare evidente, che poco possiamo fare: decisione ministeriale (ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) per interesse nazionale". "Mi sono attivato anche con la Regione Toscana – prosegue Lenzi – e ho avuto rassicurazioni sul fatto che cercheranno di saperne di più".

Il sistema Bess sarà connesso alla Rete elettricatramite collegamento in cavidotto. "Da quanto abbiamo appreso – spiega ancora Lenzi – si tratta di un impianto di accumulo di energia proveniente dal fotovoltaico del circondario, grazie a queste grandi batterie: l’impianto, poi, dovrebbe supportare i territori di Pisa e Livorno in caso di necessità". "Il terreno necessario – aggiunge ancora il primo cittadino – è stato acquistato dalla società interessata direttamente da un privato. Si tratta di un’operazione di enorme portata, da quanto ho potuto apprendere ben 53 milioni di euro per la realizzazione". Anche il vicesindaco di Fauglia Carlo Carli sta seguendo la vicenda: "Capiamo la preoccupazione delle popolazione che è anche la nostra – precisa Carli –. Sia le lamentele di chi abita nelle vicinanze, sia di chi teme il forte impatto sul nostro paesaggio. Faremo per quanto possibile i nostri passi. Ma prima dobbiamo confrontarci con i legali e capire bene la fattibilità di ogni eventuale mossa". Il Comune, tuttavia, ha già raccomandato, anche in funzione dell’impatto paesaggistico "che l’opera in progetto avrà sul territorio, la cui realizzazione viene prevista in un’area a destinazione urbanistica “agricola”", che venga "realizzato apposito intervento di mitigazione con la messa a dimora del verde".

Per favorire la sostenibilità dell’intervento dal punto di vista paesaggistico e proprio perché "le componenti ambientali ed in particolare il paesaggio circostante – si legge – subiscono una pressione di lunga durata coincidente con la vita dello stesso impianto". Il tutto è già stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.L’autorizzazione unica rilasciata "sostituisce tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla osta e comprende anche la dichiarazione di pubblica utilità". Intanto i cittadini si organizzano. Mileo Ranieri, uno dei componenti del neo comitato di protesta dice: "Ci rifiutiamo di credere che sia davvero così, che si possa sacrificare una porzione di paesaggio toscano".