GABRIELE NUTI
Cronaca

Si schianta in auto contro un albero: muore a 21 anni / FOTO

Francesco Lucchesi, 21 anni, era dipendente di una ditta chimica

Francesco Lucchesi (Foto Sarah Esposito/Fotocronache Germogli)

Montopoli, 30 marzo 2018 - Nel silenzio della morte il pianto di una mamma disperata e i singhiozzi delle amiche e degli amici, seduti per terra, sull’asfalto di via Vallelunga. Pochi metri più in là, dietro il camion dei pompieri e oltre il nastro bianco e rosso che segna le tragedie, l’ambulanza è ferma, immobile, impotente. Nessuno, ormai, può far più niente per salvare la vita a Francesco Lucchesi, 21 anni, dipendente di un’azienda di prodotti chimici di Castelfranco.

Francesco è morto pochi minuti dopo le 14 di ieri nella sua Ford Fiesta nera andata a sbattere contro un grosso cipresso, sul curvone all’inizio della salita per Montopoli, il paese dove era nato e dove abitava con il babbo Renzo, la mamma Sandra e la sorella più piccola. Chi conosceva Francesco Lucchesi lo ricorda come un giovane molto serio, perbene, scrupoloso sul lavoro. Un ragazzo più maturo dei suoi ventuno anni. Maturo anche alla guida. Come sia potuto accadere tutti se lo chiedono, tra la disperazione generale, ma nessuno sa darsi una risposta. Dopo pranzo il ventunenne era ripartito da casa per tornare al lavoro – alla Alanchim di Castelfranco –. Poi, durante il viaggio, per un motivo sconosciuto, avrebbe deciso di tornare indietro, verso casa. Sul curvone la Ford Fiesta corre dritta verso il grosso tronco del cipresso a fianco di una edicola in marmo con le foto delle persone che lì, in quel punto maledetto, hanno perso la vita.

La dinamica del mortale incidente è stata ricostruita da un testimone che stava immettendosi sulla via Vallelunga da via Pescaia. E’ probabile che Francesco si fosse dimenticato qualcosa a casa e che stesse tornando indietro per questo, oppure non viene escluso neppure che stesse tornando perché non si sentiva bene e la perdita di controllo della macchina sia stata causata da un malore. Ipotesi, solo ipotesi. Il giovane di Montopoli aveva il telefono cellulare in una tasca del giacchetto; quindi, la perdita del controllo della macchina non è stata causata dall’uso del telefonino. Potrebbe essersi distratto per raccogliere qualcosa in macchina, ma anche questa ipotesi è molto improbabile perché Francesco Lucchesi conosceva via Vallelunga, la strada che collega San Romano a Montopoli, come le sue tasche e sapeva che quello è il tratto più pericoloso. Sull’asfalto non ci sono segni di frenata.

La salma del giovane montopolese, grande appassionato di mountain bike, dopo il nulla osta del magistrato di turno alla Procura di Pisa, è stata trasferita alla medicina legale del Santa Chiara dove, oggi o nei prossimi giorni, sarà sottoposta ad autopsia. Solo l’esame autoptico potrà fare luce sulle cause dell’incidente, almeno accertare se il giovane ha avuto un malore alla guida e per questo motivo ha perso il controllo della macchina. Il medico del 118 e i soccorritori della Pubblica Assistenza Vita di Castelfranco hanno tentato a lungo di rianimare il giovane. I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della polizia municipale di Montopoli. Sul posto anche i carabinieri del nucleo radiomobile di San Miniato e i vigili del fuoco di Castelfranco.