Resta la condanna a 9 mesi di reclusione (pena sospesa) per l’imprenditore M.G. 47 anni dopo che la Cassazione ha rigettato il ricorso contro la sentenza d’appello. Tutto trae origine da un infortunio sul lavoro in una conceria di Santa Croce (2013) dove un machinario prese fuoco durante le fasi di pulizia: l’operaio riportò ustioni al volto e ad un bracci. L’imprenditore finì a processo per lesioni e inosservanza delle norme della sicurezza del lavoro impiegando l’operaio, per l’accusa, senza avergli impartito idonea formazione. L’uomo adoperando acetone tecnico, e mantenendo in movimento il macchinario, provocò un incendio che avvolse la parte superiore del suo corpo. La difesa aveva lamentato la mancata valutazione di testimonze che avrebbero portato ad altra ricostriuzione del fatto.
C. B.